Abramo, Cgil: «Dramma per 16 interinali»

Nella crisi economica del call center Abramo, che avvierà per il Covid-19 il Fis per i suoi 3.220 lavoratori, di cui 250 palermitani, c’è il dramma di 16 lavoratori interinali dell’agenzia Open Job, che da tre mesi lavoravano al call center Abramo, il cui contratto è scaduto oggi.Non hanno ottenuto la proroga dei contratti, non potranno accedere agli ammortizzatori sociali del decreto Cura Italia né avranno la possibilità di essere più riassunti. “Per loro, i più precari tra i precari, si tratta di una vera beffa: non hanno la Cig e la Naspi (che scatta dopo 13 settimane) e non potranno rientrare al lavoro in Abramo come gli altri, nel momento in cui finirà il periodo di cassa integrazione per i limiti imposti dal Decreto Dignità. In arrivo a Palermo c’è una valanga di casi del genere», avvisa il segretario generale della Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso.

Il secondo caso è già in corso e riguarda la Steel Impianti, azienda dell’indotto Fincantieri, dove i contratti agli interinali scadevano pure oggi, martedì 31 marzo. La Steel Impianti ha attivato la cassa integrazione per i suoi dipendenti e ha chiesto all’agenzia interinale Quanta di prorogare i 6 contratti in somministrazione. Ma dall’agenzia è arrivato il diniego. Anche tra questi lavoratori c’è chi non rientra in Naspi, chi non prenderà nulla e non potranno nemmeno accedere al Tis, il trattamento di integrazione salariale, che avrebbero ottenuto qualora il contratto fosse stato prorogato. 

«Le aziende in cassa integrazione non stanno rinnovando i contratti a tempo determinato dei lavoratori in somministrazione. E questi lavoratori, non solo perdono il lavoro, ma si ritrovano fuori dagli ammortizzatori sociali e con la beffa di non poter essere più richiamati al lavoro causa del Decreto dignità – dichiara Andrea Gattuso, segretario generale Nidil Cgil Palermo – Esprimiamo forte preoccupazione perché secondo il Decreto dignità non è possibile rinnovare contratti senza causale. Chiediamo di modificare questa paradossale condizione».

Nidil Cgil lancia l’Sos per tutti i settori in cui si trovano interinali nella stessa condizione. «Lanciamo l’allarme in tutti i settori in cui ci sono lavoratori con contratti a termine e in somministrazione. Sono i lavoratori meno tutelati. Non solo perdono il lavoro ma non hanno ammortizzatori e spesso non possono accedere alla Naspi e avranno difficoltà a essere riassunti – aggiunge il segretario di Nidil Gattuso – Il governo preveda delle misure pure per questi lavoratori che perdono il lavoro e non hanno possibilità di chiedere la disoccupazione. Chiediamo con forza al governo che in questa fase di emergenza i contratti in somministrazione per le aziende in cassa integrazione non rientrino nel Decreto dignità e non sia necessario chiedere la causale per la loro riassunzione. Le aziende e le agenzie si prendano le loro responsabilità e rinnovino i contratti».

Fonte: comunicato stampa


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]