Nel panorama italiano è l'aeroporto che è cresciuto di più nel 2013. Numeri che potrebbero tradursi in un vero miracolo economico se solo la Regione siciliana avesse una politica del turismo e dei trasporti che consentisse, ad esempio, alle low cost di non interrompere i collegamenti con l'arrivo dell'inverno.
A Trapani-Birgi è boom di passeggeri Nel 2013 incremento del 19,1%
Nel 2013 il traffico aereo da e verso gli scali nazionali ha segnato, rispetto all’anno precedente, una significativa flessione: i movimenti di aeromobili sono diminuiti del 5,7%, i passeggeri dell’1,8%, mentre le merci e posta sono aumentate dell’1,5%. Lo rende noto l’Istat.
Una flessione che, però, non tocca neanche da vicino lo scalo di Trapani che nel 2013 ha avuto un significativo aumento di passeggeri: +19,1%, 300mila viaggiatori in più dell’anno precedente.
L’incremento più significatvo nel panorama italiano: «Gli aeroporti che registrano i maggiori cali di passeggeri sono Roma Fiumicino (-803 mila, -2,2%) Milano Malpensa (-548 mila, -3%) e Verona (-466 mila, -14,8%); – dice l’Istat- quelli con i maggiori incrementi sonoTrapani (poco piu’ di 300 mila, +19,1%), Roma Ciampino (circa 257 mila, +5,8%) e Bologna (circa 248 mila, +4,2%)».
Numeri che potrebbero tradursi in un vero miracolo economico se solo la Regione siciliana avesse una politica del turismo e dei trasporti che consentisse, ad esempio, alle low cost di non interrompere i collegamenti con l’arrivo dell’inverno.
Intanto, un problema, però sembra superato. La Giunta regionale avrebbe deliberato sull’aumento di capitale dell’Airgest, società che gestisce lo scalo: 3,4 milioni di euro è la cifra messa a disposizione.
Soldi che dovrebbero servire per nuovi investimenti e nuovi accordi con con altre compagnie, oltre Ryanair (già dal 2015 WizzAir collegherà Birgi con i Paesi dell’Est) e lo sviluppo del settore “charter”.
E così sia.