La societa' privata, onda verde spa, si e' tirata indietro. Non ce la fa ad assumere tutti i dipendenti. Idem l'amap. La riunione di stamattina a palermo. La 'latitanza' del governo regionale e, in particolare, dell'assessore salvatore calleri. Spariti anche i politici che hanno 'pilotato' le assunzioni. La testimonianza di valentina palmeri, del movimento 5 stelle
A rischio l’acqua per 52 Comuni del Palermitano: licenziamenti in vista per il personale ex Aps?
LA SOCIETA’ PRIVATA, ONDA VERDE SPA, SI E’ TIRATA INDIETRO. NON CE LA FA AD ASSUMERE TUTTI I DIPENDENTI. IDEM L’AMAP. LA RIUNIONE DI STAMATTINA A PALERMO. LA ‘LATITANZA’ DEL GOVERNO REGIONALE E, IN PARTICOLARE, DELL’ASSESSORE SALVATORE CALLERI. SPARITI ANCHE I POLITICI CHE HANNO ‘PILOTATO’ LE ASSUNZIONI. LA TESTIMONIANZA DI VALENTINA PALMERI, DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Mentre Palermo si diletta nel ‘Festino’, per 52 Comuni del Palermitano è iniziato il conto alla rovescia. Si tutto filerà per il verso sbagliato – ed essendoci di mezzo il Governo Regionale di Rosario Crocetta la cosa è molto probabile – i già citati 52 Comuni del Palermitano rischiano di restare senz’acqua.
La storia non è nuova. Alla base di tutto c’è il fallimento di Acque potabili siciliane (Aps), società privata che, fino ad alcuni mesi fa, ha gestito il servizio idrico prima di dichiarare fallimento.
Da allora ad oggi va in scena una partita che non è esagerato definire una commedia degli inganni. Da un lato ci sono i dipendenti – circa un centinaio – assunti da Aps. Di fatto, con il fallimento della società che li aveva assunti sono disoccupati. Loro, però, hanno continuato ad assicurare il servizio. Nella speranza che il nuovo gestore li riassuma.
Ma il punto è proprio questo: nessuno vuole prendere il servizio idrico in questi 52 Comuni assumendo tutto il personale ex Aps. Il punto è tutto qui, il resto sono chiacchiere.
L’Amap – l’Azienda che gestisce il servizio idrico a Palermo – sarebbe disposta a gestire il servizio in questi 52 Comuni. Ma non può assumere tutto il personale ex Aps, perché non ce la farebbe economicamente.
Anche la società che avrebbe dovuto subentrare ad Aps – Onda Energia spa – non si vuole sobbarcare tutto il personale.
I veri danni, come al solito, li ha prodotti la solita politica siciliana da quattro soldi, che dal 2002 ad oggi ha ‘privatizzato la gestione idrica siciliana, grazie a una legge demenziale voluta dal Governo Berlusconi 2001-2006, riempendo le società private che operano nell’Isola di personale assunto a ‘umma ‘umma, senza concorsi. La solita vergogna siciliana.
Il risultato è che, dove queste società ‘private’ non sono fallite, rifilano bollette stratosferiche ai cittadini. Come, ad esempio, succede ad Agrigento e dintorni con Girgenti Acque.
Palermo si è salvata perché, bene o male, l’Amap funziona. I 52 Comuni del Palermitano oggi sono a rischio.
Quello che sta succedendo lo racconta benissimo la parlamentare di Sala d’Ercole del Movimento 5 Stelle, Valentina Palmeri. E’ lei che, in un comunicato, descrive quello che è successo stamattina, a Palermo, nel corso di un incontro che si è svolto nella sede della ex Provincia regionale, palazzo Comitini.
Al citato incontro erano presenti i Sindaci dei Comuni del Palermitano che, da giovedì, rischiano di restare senz’acqua, il Commissario dellex Provincia regionale di Palermo, i rappresentanti dei sindacati e gli operai della fallita Aps.
Il dato che emerge prepotentemente – afferma la deputata di Sala d’Ercole del Movimento 5 Stelle Valentina Palmeri – è l’assenza del Governo e dell’Amministrazione di Palermo.
Quando si parla di Governo, la deputata farà di certo riferimento al Governo regionale. Per la cronaca, questa vicenda era stata seguita bene dall’ex assessore all’Energia, Nicolò Marino, sbattuto fuori dalla Giunta regionale di Crocetta perché inviso agli ‘industriali’ contro i quali l’ex assessore ha più volte polemizzato.
Al posto di Marino è arrivato tale Salvatore Calleri, un personaggio noto per essere stato vicino ad Antonino Caponnetto, un grande magistrato che ha operato in Sicilia – e precisamente a Palermo – alla fine degli ’80.
Dovrebbe essere questo signore – l’assessore Calleri – a seguire la vicenda. Ma stamattina, a detta di Valentina Palmeri, era “latitante”.
Insomma, l’unica politica che stamattina era presente alla riunione era proprio Valentina Palmeri. E gli altri? Cioè i rappresentati dei Partiti che, verosimilmente, si sono lottizzati le assunzioni in Aps, e cioè i Partiti di centrodestra e centrosinistra? Spariti. Ed è anche logico: in questo non c’è nulla da spartire, ma solo da licenziare persone: quindi si sono resi uccel di bosco!
Lunga e dibattuta mattinata – racconta Valentina Palmeri nel comunicato -. Al tavolo erano quasi tutti concordi nell’impossibilità tecnica di gestire in maniera diretta il servizio idrico integrato da parte dei singoli Comuni, nello spingere il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ad assumersi le sue responsabilità politiche e legali, affinché non si interrompa il servizio, si scongiurino le interruzioni della depurazione delle acque e affinché si rispetti la legge, non frammentando la gestione dei 52 Comuni”.
“Purtroppo però – conclude Valentina Palmeri – alla fine si è deciso solo di far redigere ai sindacati una lettera indirizzata a Onda Energia spa allo scopo di ricontrattare al ribasso il costo del lavoro degli operai di Aps, allo scopo di far ritornare il privato sui suoi passi. Non può che prevalere un forte senso d’impotenza dinanzi a problemi che non si vogliono risolvere veramente”.
Nota a margine
Come finirà questa storia? Secondo noi, male, molto male. In ogni caso, non possiamo non stigmatizzare il ruolo di un assessore regionale – il signor Calleri antimafoso – che in questa storia sta brillando solo per totale assenza.