A lanciare l'allarme e' il sindacato cobas codir, che raccoglie una preoccupazione del ragioniere generale della regione siciliana
A rischio gli stipendi dei circa 2 mila dipendenti della SAS?
A LANCIARE L’ALLARME E’ IL SINDACATO COBAS CODIR, CHE RACCOGLIE UNA PREOCCUPAZIONE DEL RAGIONIERE GENERALE DELLA REGIONE SICILIANA
Problemi per gli stipendi di luglio per i dipendenti della SAS, sigla che sta per Servizio Ausiliari Sicilia? La SAS è la società regionale di servizi che ha assorbito altre tre società regionali: Multiservizi, Beni culturali e Biosphera.
In ballo c’è la sorte di quasi 2 mila dipendenti. A lanciare l’allarme sono i vertici del Cobas Codir, l’organizzazione maggiormente rappresentativa tra i dipendenti della Regione siciliana.
“A seguito della nostra richiesta di incontro – si legge nel comunicato del Cobas Codir – il Ragioniere Generale della Regione Siciliana, Mariano Pisciotta, ha ricevuto oggi una nostra delegazione composta dai vertici regionali (dell’organizzazione sindacale ndr) e dai rappresentanti dei Lavoratori della SAS”.
“La nostra delegazione – prosegue la nota – ha chiesto garanzie, innanzitutto per il pagamento dello stipendio di giugno p.v., quindi certezze per i salari futuri e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Abbiamo anche chiesto anche notizie circa lo sblocco degli accantonamenti di cui allarticolo 4, comma 3 L.R. 28 gennaio 2014, n. 5 pari ad . 8.856,000”.
“Il Ragioniere Generale della Regione siciliana – leggiamo sempre nel comunicato del Cobas Codir – ha dato garanzie sullo stipendio di giugno p.v. e ha chiamato, in nostra presenza, il Direttore della Ragioneria al fine di attivarsi per lemissione del relativo mandato di pagamento. Lo stesso Ragioniere Generale della Regione siciliana, rispondendo ai quesiti posti, ha confermato anche lo sblocco degli accantonamenti di cui allarticolo 4, comma 3 L.R. 28 gennaio 2014, n. 5 pari ad . 8.856,000, tramite un emendamento di governo inserito nella finanziaria regionale ter”.
A questo punto, la nota dolente: “Il Ragioniere Generale della Regione siciliana, però – si legge sempre nel comunicato – ci ha avvertito su taluni ostacoli, non dipendenti dalla sua volontà, che potrebbero rilevarsi insormontabili, qualora venisse meno la sottoscrizione del contratto di servizio da parte del Dirigente Generale del Dipartimento Salute. Il Dirigente Generale del Dipartimento Salute, infatti, non sottoscriverebbe il contratto di servizio con la Società Consortile Servizi Ausiliari Sicilia a causa di una differenza di costo tra i Lavoratori della SAS, che prestano servizio in enti sanitari, e i lavoratori della Società SEUS che presterebbero la propria opera nei medesimi enti senza, però, alcuna esperienza e specializzazione nei servizi sanitari”.
Il riferimento è ai lavoratori SEUS (Servizio 118) che sono sono risultati in esubero (circa 200 unità). E che sono stati dirottati sempre nella sanità. A questo l’assessorato regionale alla Salute ha stipulato un contratto più basso rispetto a quello dei lavoratori della SAS. Avendo siglato tale contratto, adesso, non può stipulare un secondo contratto – in questo caso con i dipendenti di SAS, sempre per lo stesso servizio, ma con indennità più elevate. Perché ne risponderebbe contabilmente.
“Tale situazione, qualora non si sbloccasse – recita la nota sindacale – pregiudicherebbe irrimediabilmente il pagamento dei prossimi stipendi, a partire dal prossimo mese di luglio, di tutti i Lavoratori societari, nonché, leventuale non mantenimento degli attuali livelli occupazionali”.
“Il Cobas/Codir – prosegue la nota sindacale – in un precedente comunicato, incredibilmente contrastato da alcune sigle sindacali, aveva già manifestato la propria forte preoccupazione non solo per la mancanza di risposte societarie, ma anche per la improvvisata e allegra gestione societaria che non deponeva e non depone attualmente a favore del futuro di tutti i Lavoratori”.
“La situazione, quindi, è diventata assolutamente drammatica e il COBAS/CODIR, insieme ai propri iscritti, si è già attivato con tutti i propri mezzi di natura sindacale, politica e giudiziaria per affrontare e rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono tra la garanzia delle retribuzioni e alcuni miseri interessi di bottega che vorrebbero approfittare di tale situazione di drammaticità, per il proprio tornaconto personale. Il tempo fugge sempre più e il futuro occupazionale e salariale di tutto lorganico societario non può più vivere in questo stato di incertezza”.
“Il Cobas Codir – conclude la nota sindacale – è pronto, in proposito, a mobilitare tutte le proprie forze al fine di costringere la politica siciliana e i vertici del Governo ad intervenire ed evitare, immediatamente, il rischio manifestato dallo stesso Ragioniere Generale della Regione siciliana”.