A Palermo la scossa dei No Muos: “Pronto un nuovo studio del CNR”

IERI LA MANIFESTAZIONE PACIFICA SENZA INCIDENTI. PER DIRE “NO” ALLA MILITARIZZAZIONE DELLA SICILIA. E PER DIFENDERE LA SALUTE DI MILIONI DI SICILIANI DALLE ONDE ELETTROMAGNETICHE

Per Palermo quella di ieri è stata una giornata davvero particolare. La Città, solitamente ‘sonnecchiante’ e poco incline alle proteste per questioni di interesse generale, in un caldo sabato pomeriggio di Settembre, è stata letteralmente galvanizzata dalla scossa del Popolo No Muos.  Sono arrivati in tanti, da ogni parte della Sicilia. Per ribadire il loro no ad una scelta imposta dall’alto- la costruzione delle nuove parabole satellitari della Marina Usa a Niscemi, il Muos per l’appunto-  che mette a rischio la Salute, l’Ambiente e la vocazione pacifista di un’Isola già fin troppo militarizzata. Con la complicità del Governo nazionale e di quello regionale.

Cinquemila secondo gli organizzatori, duemila secondo le Forze dell’Ordine. Tanti, questo è certo. Ancora di più se si considera che non erano in piazza per chiedere soldi alla Regione o per difendere interessi di categoria. Tra le tante bandiere No Muos, anche quelle Siciliane. Come a ribadire che in ballo ci sono i diritti di un intero Popolo. Da Piazza Castelnuovo (Politeama) il lungo corteo, che si è radunato intorno alle 15,  ha attraversato prima via Ruggero Settimo fino al Teatro Massimo, poi giù per via Cavour, quindi via Roma e poi Corso Vittorio Emanuele per arrivare fino al cuore delle Istituzioni regionali,quando già erano le 19.00,  in Piazza Indipendenza, dove hanno sede il Parlamento Siciliano e la Presidenza della Regione Siciliana.

Palazzi rigorosamente vuoti. Particolare, questo, che non è sfuggito ai No Muos: “Riprendiamoci la Sicilia, la politica non c’è. Mandano la polizia a parlare con noi” hanno detto durante il discorso conclusivo. Il riferimento, in particolare, era al Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, che, secondo le notizie diffuse, sarebbe stato costretto a lasciare Palermo per motivi di sicurezza in vista della manifestazione di oggi: “Questa cosa ci offende- dicono i No Muos- ha mai visto Crocetta una nostra protesta violenta? Cosa temeva? Forse  il Presidente della Regione temeva un confronto con noi? Non sapeva come giustificare il  voltafaccia del suo Governo?”. E a lui, infatti, il corteo ha dedicato le frasi più colorite e pungenti.

Nessun incidente, nonostante qualche ‘cornacchia’, chissà perché, avesse messo in giro la voce di infiltrazioni di black block. Cosa che ha portato ad un notevole schieramento delle Forze dell’Ordine, ma, per fortuna, tutto è andato liscio. A quanto pare, la cosa che più preoccupava gli Agenti, era la  presenza di attivisti No Tav, che, come sappiamo, il Governo Nazionale, poco affezionato al dissenso, ormai considera potenziali terroristi. Così abbiamo sentito.

I No Muos, comunque,  hanno annunciato l’avvio di una nuova mobilitazione. Anzi, hanno parlato di  “assedio”: “Se la politica non ci ascolta, li costringeremo a farlo-  hanno urlato davanti a Palazzo dei Normanni- da oggi comincia l’assedio delle istituzioni, non avranno scampo. Il 19 Ottobre ci ritroveremo a Roma a fare sentire la nostra voce insieme con quella dei disoccupati, dei precari, di tutti quelli che vedono i loro diritti negati”.

Insomma, la lotta non si ferma. Nonostante tutto. Evidentemente, non aveva molto torto il Presidente Onorario della Corte dei Conti Siciliana, Antonino Sancettta, a ravvisare in questa protesta i germi  dei  nuovi Vespri Siciliani.

Oggi tra tanti  giovani forse un po’ fermi a slogan antichi, abbiamo visto moltissime persone consapevoli. Documentate e determinate. Prede non facili  per la propaganda romana, siciliana o americana che sia: “ Queste sono manifestazioni importanti, ma non è certo l’unica forma in cui si canalizza la protesta No Muos- ha detto a LinkSicilia, Rino Strano, medico e responsabile regionale del WWF, tra i primi a denunciare gli effetti nefasti dell’elettromagnetismo nella zona già infestata da 47 antenne satellitari americane- ci stiamo muovendo sia sul piano legale, con le querele e gli esposti, ma anche sul piano scientifico. Abbiamo incaricato il Cnr di fare un nuovo studio, dopo la farsa dell’Istituto Superiore della Sanità- e già i risultati ufficiosi ci danno ragione: l’elettromagnetismo del Muos è un pericolo per la Salute e per l’Ambiente. Per questo mi dico ottimista sui risultati di questa protesta: nessuno può falsificare gli studi medici e scientifici”. Però ci provano. 

 

In serata, anche i dieci attivisti che avevano occupato Sala d’Ercole, l’Aula dove si riunisce il Parlamento Siciliano, hanno smontato le tende. Per ora la missione è compiuta.

Numrosi anche i politici presenti, almeno all’inizio della manifestazione, in Piazza Politeama: da Antonio Ingroia a Fabrizio Ferrandelli, da Fabio Granata al Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, a numerosi deputati del Movimento 5 Stelle (Giorgio Ciaccio, Stefania La Rocca e Giampiero Trizzino) di Sel, Rifondazione Comunista.

C’era pure Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il magistrato ucciso nella strage di Via D’Amelio ed esponenti di Un’altra Storia  di Rita Borsellino, la sorella, oltre a sindacati ed organizzazioni antimafia.

 

( @riproduzione riservata)

 

Muos, l’Associazione Rita Atria denuncia il dirigente della revoca per falso ideologico. E sulI’Iss: “Vuole mettersi al riparo”

Muos, il CGA “spiazzato” dal voltafaccia del Governo Crocetta
No Muos: “Crocetta si dimetta per manifesta indegnità e tradimento”
La Sapienza boccia il Muos di Niscemi
Muos di Niscemi, Sancetta: “Una rivolta popolare così non si vedeva dal tempo dei Vespri siciliani”

 

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]