E’ UN’OFFICINA SEMI-SOMMERGIBILE UNICA NEL SUO GENERE. E NEI CANTIERI NAVALI DEL CAPOLUOGO SICILIANO PER RIPARAZIONI
di Manos Kouvakis
Nei giorni scorsi, ai Cantieri Navali di Palermo, è arrivata la piattaforma semi-sommergibile della Saipem SAIPEM 7000 (ex Micoperi 7000) che rappresenta, nel suo genere, la più grande piattaforma gru al mondo. Costruita nel 1987 nel Cantiere navale di Monfalcone, è una officina semi-sommergibile munita di due gigantesche gru, della portata di 7000 tonnellate ciascuna. La SAIPEM 7000, resterà per circa un mese a Palermo, per piccole riparazioni subacquee e per diversi lavori nelle parti emerse.
Ultimamente i Cantieri navali di Palermo hanno ricevuto spesso la visita di questi giganti del mare, a partire dalla ALLSEAS SOLITAIRE (http://www.allseas.com/uk ) arrivata nellOttobre 2012 e ritornata ad Aprile 2013, è la più grande nave posatubi del mondo, lunga 300 metri (esclusi gli apparecchi di posa dei tubi) con un equipaggio a regime di 420 persone, e la capacità di posizionare fino a 9 km di tubi al giorno. E giunta a Palermo per riparazioni sia di genere subacqueo che per attività in superficie.
A Palermo ha trovato oltre che il supporto dei Cantieri navali, che si trovano in un punto strategico nel Mediteranno, anche il supporto dei tecnici degli stessi Cantieri navali, ma anche, punto importantissimo, il personale specializzato nelle riparazioni subacquee dellALPE SUB srl, ditta membro Industriale dellIDSA, che opera nel rispetto di rigidissimi standard riconosciuti in ambito Internazionale. Tanto che al primo arrivo della ALLSEAS SOLITAIRE, con i suoi sommozzatori della SMIT (http://www.smit.com) a bordo, e dopo una prima verifica della capacità operativa dei sommozzatori della ditta palermitana, nei successivi giorni ha rimandato i suoi sommozzatori a casa, utilizzando per le attività subacquee il personale locale, tenendo, allinizio, solo la supervisione del cantiere, che nei giorni successivi è passato anchesso nelle mai dei tecnici della ditta palermitana.
La qualità dei lavori fatti, ha facilitato il suo ritorno per la seconda volta nellAprile 2013, quando doveva essere messa a norma per affrontare un cantiere nel continente australiano dove attualmente sta operando.
La voce della capacità operativa e dei servizi offerti a Palermo si è sparsa, così nel Maggio 2013 è arrivata la nave portacontainer più grande del mondo, della compagnia MAERSK la EMMA MAERSK lunga 397 metri per 56 di larghezza, con capacità di carico di 11.000 TEU e con pescaggio di circa 11/13 metri, mentre successivamente sono arrivate, nel marzo 2014 dalla Compagnia DIAMOND OFFSHORE (http://www.diamondoffshore.com) la piattaforma petrolifera per trivellazioni OCEAN ENDEAVOR collegata con la compagnia BOSKALIS (http://www.boskalis.com) e dalla compagnia TRANSOCEAN la piattaforma petrolifera DEVELOPMENT DRILLER II che ha fatto una sosta a Palermo per riparazioni, mentre era diretta nel Mar Nero.
La Development Driller II usa il posizionamento dinamico semisommergibile e può operare perforazioni in acque ultra profonde fino a 2.300 m, per trivellare fino alla profondità di 11.000 m, mentre nel Giugno 2014 dalla compagnia Maersk (http://www.maersk.com/en – compagnia con 60.000 dipendenti distribuiti in 130 paesi è arrivata la piattaforma MAERSK DISCOVERER anchessa per lavori di manutenzione, costruita nel 2009 per trivellazioni in acque profonde fino a 3.000 metri che arrivano fino a 10.000 metri e 180 persone di equipaggio.
La scoperta del porto palermitano da parte di diverse compagnie estere è un evento altamente positivo che porta a Palermo lavoro, sia per i Cantieri navali, sia per le officine che come indotto a volte collaborano, ma anche per le ditte specializzate come la ALPE SUB srl, che ha saputo ammodernarsi rispetto alle nuove esigenze dei mercati internazionali, nellambito dei lavori nel settore della subacquea industriale.
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