In tempi di tagli agli sprechi e di proclami rivoluzionari accade anche che a cadere sotto la scure della spending review vi siano uffici pubblici che funzionano. Può sembrare strano e contro corrente ma si trovano ancora uffici pubblici che costituiscono punto di riferimento del cittadino e quindi frontiera contro gli sprechi. A cadere sotto i colpi della tagliola invece è proprio un ufficio che funziona e cioè l'ufficio relazione con il pubblico (urp) del distretto sanitario di marsala di piazza francesco pizzo.
A Marsala la sanità pubblica si allontana dalla gente
In tempi di tagli agli sprechi e di proclami rivoluzionari accade anche che a cadere sotto la scure della spending review vi siano uffici pubblici che funzionano. Può sembrare strano e contro corrente ma si trovano ancora uffici pubblici che costituiscono punto di riferimento del cittadino e quindi frontiera contro gli sprechi. A cadere sotto i colpi della tagliola invece è proprio un ufficio che funziona e cioè l’Ufficio relazione con il pubblico (Urp) del Distretto sanitario di Marsala di piazza Francesco Pizzo.
Raccogliamo ben volentieri una nota di protesta indirizzata alla nostra redazione e trasmessa da un gruppo di cittadini marsalasi preoccupati dei risvolti che provocherà la chiusura di un importante punto di riferimento per la salute di anziani, disabili e fasce deboli della popolazione. (a sinistra, un’immagine di Marsala, foto tratta da sicilia.indettaglio.it)
Secondo quanto lamentato da questi cittadini, sembra imminente la chiusura dello storico ufficio, ex Inam, dellAzienda sanitaria provinciale (Asp) di piazza Francesco Pizzo con trasferimento del servizio informazioni e front office presso la sede del Presidio ospedaliero di contrada Cardilla. Un disagio lungo oltre 15 chilometri, tanti ne servono per raggiungere dal centro della città lufficio del Distretto sanitario di Marsala. Un vero e proprio toccasana per gli anziani. Ad allarmare i cittadini, a quanto pare, una comunicazione trasmessa, nei giorni scorsi, dai vertici aziendali dell’Asp di Trapani secondo cui l’ufficio verrebbe chiuso a breve ed il personale trasferito nello stesso ufficio, sito all’interno dell’Ospedale Paolo Borsellino.
Se lUfficio relazioni col pubblico, dellex Inam, dovesse chiudere – dicono alcuni cittadini allarmati – sarebbe per noi un grosso danno. Ci rechiamo sempre lì per chiedere informazioni su certificati di invalidità, esenzione ticket, segnalazioni, ecc. Ci rivolgiamo ad esso anche per ricevere informazioni sugli altri poli ambulatori della Città. E infatti, ci tengono a precisarlo i latori della nota, l’Ufficio relazione con il pubblico oltre a fornire accoglienza ai cittadini (front office), fornisce anche informazioni sulle altre strutture sanitarie territoriali dislocate in tutta la città di Marsala, un Comune caratterizzato proprio da contrade distanti anche qualche decina di chilometri dal centro storico. (a destra, il neo assessore regionale alla salute, Lucia Borsellino)
Forse la decisione dellAzienda sanitaria, a tal fine, è quella di volere ampliare solo lufficio del Presidio ospedaliero, razionalizzando il personale. Ma anche questa eventuale decisione convince poco. Infatti, nell’Ufficio relazione con il pubblico del Presidio ospedaliero di contrada Cardilla operano in atto un impiegato amministrativo ed uninfermiera. Questultima, peraltro, pare che possa ritornare nei reparti e lAsp effettuerebbe la sostituzione con loperatore amministrativo della sede di piazza Francesco Pizzo. Una sorta di scippo motivato dalla carenza di professionalità? Così sembrerebbe.
Appare comunque quanto mai debole la motivazione, così come di scarso appeal pare la scelta di risparmiare denaro proprio tagliando un ufficio che ha dimostrato di operare in maniera efficace ed efficiente. Non ci sembra questo lapproccio corretto per qualificare la spesa pubblica, forse sarebbe il caso che il direttore generale dellAsp di Trapani, Fabrizio De Nicola (nella foto a destra tratta da asptrapani.it), cerchi di stanare gli sprechi in giro per le strutture sanitarie e pubbliche e quelle in convenzione con i privati dislocate a go-go in provincia.
Peraltro, lart.8 della legge 7 giugno 2000, n.150, sulla comunicazione istituzionale, regolamenta il funzionamento degli Uffici relazione col pubblico prevedendo l’utilizzo di proprio personale amministrativo altamente qualificato. Inoltre, nel maggio del 2011, l’Asp aveva già cercato di reclutare personale amministrativo volontario da utilizzare presso gli Urp attraverso un avviso interno che, però, non ha sortito alcun effetto in termini di adesioni.
Anche alla luce di dette considerazioni appare alquanto strana tale decisione che anziché avvicinare lAsp ai cittadini nella sostanza produce leffetto opposto. Disagi su disagi, insomma, il cui costo in termini di qualità della vita, nel suo complesso, non potrà che ricadere ovviamente sui cittadini. E un segnale, quello che arriva dal territorio, di disagio. Mentre chi gestisce la sanità pubblica in questa particolare area del Trapanese dimostra solo di avere le idee confuse.
La riforma voluta dal precedente presidente della Regione siciliana, Raffaele lombardo, e dal fido assessore pro tempore alla Salute, Massimo Russo (originario di Mazara del Vallo, Comune confinante con Marsala) non pare avere prodotto miglioramenti in termini di efficienza ed efficacia in questo territorio. I cittadini mostrano perplessità sulla capacità della Regione siciliana di fornire adeguate risposte sulla salute e sulla sanità.
Una pesantissima eredità, quella finita sulle spalle del nuovo presidente della Regione, Rosario Crocetta, per due ragioni che, permetteteci, non ci lasciano sereni. Intanto perché la riforma dichiarata non è stata percepita come tale dai cittadini e quindi va rivista anche per le disfunzioni che ha provocato in diversi ambiti territoriali. E poi il neo assessore alla Salute indicato dal Governatore – Lucia Borsellino – non pare essere simbolo di discontinuità con il passato Governo.
Avranno di che lamentarsi i cittadini marsalesi, la strada del risanamento e dellaccesso alla salute facilitato a tutti i cittadini appare una vera e propria chimera. Adesso gli utenti, marsalesi attendono nuove decisioni, soprattutto dalla Direzione generale dell’Azienda sanitaria provinciale. Seguiremo gli sviluppi di questa che appare lennesima vicenda da ricondurre a quelle conosciute come espressioni della mala-sanità siciliana.