Dopo le proteste che hanno varcato anche i confini regionali, il Consiglio d'amministrazione dell'università di Catania ha abolito la contestatissima norma che prevedeva pesanti restrizioni personali per i docenti sottoposti a procedimenti. Una decisione presa dal rettore Giacomo Pignataro e approvata dal Cda. Esulta il Coordinamento unico d'ateneo che ha sempre sostenuto l'illegittimità del regolamento
Unict, linee guida comportamentali revocate Cuda: «Si chiude una pagina molto brutta»
Contestate ad alta voce da quasi l’intera comunità accademica, additate come caso unico in tutta Italia, sospese e finalmente cancellate. Le linee guida comportamentali in casi di procedimenti disciplinari, introdotte nel settembre del 2012 dal Consiglio di amministrazione guidato dall’ex rettore Antonino Recca, sono state abolite venerdì 25 dallo stesso organo dell’ateneo. Il regolamento prevedeva l’impossibilità per i professori sottoposti a procedimento di partecipare a pubblici dibattiti, assemblee di docenti e relazioni con i mezzi di informazione. Pena prevista, sei mesi di sospensione dello stipendio e tutti gli effetti di legge conseguenti. La norma sarebbe stata inattiva fino alla fine del mese di ottobre, ma la proposta di abolizione del rettore Giacomo Pignataro è stata accolta dai membri del cda riuniti nella seduta della scorsa settimana.
La protesta nei confronti delle linee guida ha varcato in maniera quasi immediata i confini regionali, con tanto di interventi dei sindacati e petizioni online firmate da docenti di tutto il Paese. Il nuovo magnifico, in piena campagna elettorale, aveva confessato a CTzen che il primo atto in qualità di rettore che avrebbe voluto firmare sarebbe stata proprio la cancellazione della norma. «Obiettivamente non è stata una bella pagina per il nostro Ateneo», spiegava nell’intervista di presentazione della propria candidatura. Una decisione che ha mantenuto qualche mese dopo l’insediamento.
Oggi a dare la notizia fuori dalle mura di palazzo centrale è proprio Pignataro attraverso la newsletter rivolta alla comunità accademica catanese, subito rilanciata dal Coordinamento unico d’ateneo. Nei mesi successivi all’approvazione, il gruppo ha polarizzato attorno a sé il profondo dissenso nei confronti delle linee guida. «Si chiude dunque una prima pagina, molto brutta, legata alla vecchia gestione dell’Ateneo – scrivono in una nota – Una pagina che, come ricorderete, ci aveva portato agli albori della cronaca non per supposte performance scientifiche, ma per un provvedimento incostituzionale, goffo e autoritario».