Un gruppo di giovani medici e studenti ha deciso così di dare un nuovo volto ai locali dismessi di via Gallo 3. Il servizio sarà rivolto a quanti spesso non riescono a rivolgersi alle strutture pubbliche. «Pensiamo soprattutto agli anziani», spiega Enrico Eberle
Nasce il poliambulatorio di assistenza sanitaria popolare Promotori: «Prestazioni gratuite per le fasce più deboli»
Si chiama 0 e nasce dalla collaborazione dei volontari con l’obiettivo di offrire un consulto medico gratuito. È il Poliambulatorio di assistenza sanitaria gratuita e popolare. L’iniziativa, che partirà giorno 24 aprile nei locali di via Gallo 3, vede impegnati giovani medici e studenti che hanno deciso di mettere le loro competenze a disposizione dei soggetti in difficoltà. Nessuna associazione o sigla dietro il poliambulatorio, ma soltanto la buona volontà di chi si vuole spendere a favore delle fasce sociali più deboli.
A parlare del poliambulatorio a MeridioNews è Enrico Eberle, uno dei promotori. «Con la pandemia abbiamo notato che a Catania c’è sempre più bisogno di centri di cura territoriale – spiega Eberle – Tra aziende ospedaliere in periferia e alcuni locali dismessi, le fasce sociali più svantaggiate, penso agli anziani, fanno difficoltà a raggiungere i presidi medici. A questo si aggiunge anche la difficoltà economica, che in questi periodi si fa sempre più sentire».
Al momento il poliambulatorio conta le adesioni di dieci persone. Il plesso comprenderà un reparto di Medicina generale e potrà contare di alcune consulenze specialistiche. «Cercheremo di partire con la Cardiologia – continua Eberle – Contiamo di coinvolgere sempre più volontari così da poter offrire sempre più servizi e consulenze. Abbiamo già diversi contatti con altri medici che vogliono aderire». Il nome dell’ambulatorio non è singolare. «Abbiamo scelto l’acronimo Asp per assistenza sanitaria gratuita e popolare, in contrapposizione al significato che ha generalmente per l’acronimo – osserva Eberle – Vogliamo dimostrare il netto contrasto con l’azienda sanitaria provinciale, che oggi ha assunto alcuni tratti aziendalistici. Siamo aperti a chiunque ci voglia dare una mano».