A ricevere 45 grammi di infiorescenza dal nosocomio Piemonte di Messina è stata la 46enne Loredana Gullotta che, da anni, è affetta da sclerosi multipla. «Quando mi hanno chiamata dalla struttura ero felicissima»
Cannabis terapeutica da ospedale per la prima volta in Sicilia «Prima è stato un calvario. Mi appoggiavo al mercato nero»
Per la prima volta in un ospedale pubblico siciliano a una paziente affetta da sclerosi multipla è stata consegnata della marijuana per uso terapeutico per la terapia del dolore. Alcuni giorni fa questa inedita consegna è avvenuta all’ospedale Piemonte di Messina che ha ricevuto il preparato da una farmacia convenzionata. A ricevere 45 grammi di infiorescenza (in tutto 90 capsule) è stata Loredana Gullotta, una 46enne messinese che da tempo combatte con la patologia.
È la prima volta che in Sicilia viene applicato il decreto firmato circa un anno fa dall’assessore alla Salute Ruggero Razza sulla cannabis terapeutica e che dà la possibilità di utilizzarla nella terapia del dolore, a carico del servizio sanitario regionale. «Per scopo terapeutico ho ricevuto la prima prescrizione nel 2017 che ho pagato a 53 euro per un grammo e mezzo – racconta Gullotta – Dopo di che non ne ho più trovata e non la potevo cercare a quel prezzo. Così mi appoggiavo anche al mercato nero – ammette la donna – È stato un calvario. Quando mi hanno chiamata dall’ospedale ero felicissima».
Gullotta ha ricostruito di essere stata lei a telefonare per chiedere di avviare la prescrizione alla farmacia convenzionata. Ad attivarsi è stato poi anche il suo medico. «Si è informato e mi ha fatto avere 45 grammi di Bedrocan. Purtroppo – lamenta – non riesco ad avere il rimborso dei soldi che ho speso nel primo lockdown per il Bedrocan e una sostanza simile che compravo nelle farmacie specializzate che ne avevano la disponibilità dell’infiorescenza».
Al momento, l’utilizzo dei derivati della cannabis è autorizzato per il trattamento del dolore cronico (oncologico, neuropatico o associato a spasmi muscolari in patologie neurologiche), per il controllo di nausea e vomito da chemioterapici, per la cachessia e l’anoressia causate da tumori o Hiv. Sono inoltre adoperati per il controllo dei movimenti muscolari involontari in alcune patologie neurologiche e per la riduzione della pressione endooculare nel glaucoma. Si tratta, infatti, di prodotti fitoterapici ad azione sintomatica potenzialmente utili in diversi quadri patologici.