Il locale, un tempo appartenuto al boss Antonino Cinà, diverrà un infopoint per promuovere le attrattive culturali regionali. L'inaugurazione è prevista nelle prossime settimane. L'assessore: «Questo è un segnale per tutta la comunità»
Immobile confiscato sarà destinato ai Beni culturali Samonà: «La bellezza come antitesi della violenza»
Si trova a pochi passi da piazza Politeama ed è stato confiscato a Cosa nostra. Adesso diventerà un punto dove trovare informazioni sulle attività di valorizzazione e fruizione dei beni culturali della Regione Siciliana. L’annuncio dell’inaugurazione, prevista nelle prossime settimane, è stato dato dall’assessorato retto da Alberto Samonà.
«Guardo con molto entusiasmo all’iniziativa – dichiara Samonà – perché penso che trasformare un bene confiscato alla mafia in un luogo di conoscenza e di divulgazione della bellezza sia un importante segnale per la comunità tutta; un modo per affermare la positività della bellezza e della conoscenza come antitesi alla violenza e alla bruttezza della criminalità e della mafia».
L’immobile confiscato, che faceva parte del patrimonio appartenuto ad Antonino Cinà, si trova in piazza Giovanni Amendola, ad angolo con via Paolo Paternostro, ed è costituito da tre ambienti di cui uno soppalcato con tre luci su strada, dove un tempo sorgeva un negozio di ottica.