Chiuso il PalaMangano, dopo l'accertata presenza di tre atleti positivi, chiusa a data da destinarsi anche la piscina comunale, dopo i positivi nella TeliMar. Un focolaio in casa di riposo a Marineo. Buone notizie dalla missione di Biagio Conte: un solo nuovo positivo
Covid, la delicata situazione nel Palermitano Tre positivi all’Ingrassia, due sospetti tra i vigili
Il coronavirus non accenna a frenare la sua diffusione nel Palermitano, che sta vivendo adesso il suo momento peggiore dall’inizio della pandemia. Due infermieri sono risultati positivi all’ospedale Ingrassia. Si tratta di marito e moglie. Nel reparto di geriatria dello stesso ospedale anche una paziente dopo un primo tampone negativo è risultata positiva. I controlli sono stati eseguiti quando un’altra infermiera dell’ospedale è risultata positiva. Tutti negativi i 90 tamponi effettuati con persone venute a contatto con la donna.
Altri trenta sono stati ripetuti dopo la positività della paziente geriatrica arrivata dalla provincia di Palermo, ma anche in questo caso sarebbero risultati tutti negativi. Casi sospetti anche tra i vigili, con due agenti della polizia municipale di Palermo positivi al test sierologico sul coronavirus. Uno di loro lavora nella segreteria del personale e un altro all’ufficio notifiche. La comunicazione è arrivata dall’Asp del capoluogo. I due si trovano in quarantena in attesa dell’esito del tampone. Ieri è stata eseguita la sanificazione degli uffici in via Dogali.
E sempre ieri è stato chiuso, «fino a nuova comunicazione», l’impianto sportivo del PalaMangano. La decisione è stata presa dopo l’accertata positività al Covid-19 di tre atleti, mentre resta sempre chiusa fino a data da destinarsi la piscina comunale dopo le positività tra gli atleti della squadra della TeliMar. Inoltre, ancora nella giornata di venerdì, nove dei dieci anziani assistiti nella casa di riposo Villa Luisa di Marineo sono risultati positivi. Tra i contagiati anche un dipendente. «Purtroppo sì è verificato ciò che temevamo – dice il sindaco di Marineo Franco Ribaudo – Il virus una volta entrato nella villa Luisa ha contagiato quasi tutti. Adesso dobbiamo sperare che la situazione non precipiti. Attualmente non ci sono sintomi allarmanti. Ma trattandosi di anziani già affetti da patologie proprie, il rischio è alto».
Buone notizie invece arrivano dalla missione Speranza e carità di Biagio Conte di via Decollati, dove dopo i nuovi controlli è risultato un solo nuovo positivo, mentre nessun positivo nelle altre strutture fondate dal frate laico. Questo l’esito dei tamponi rapidi e molecolari effettuati negli ultimi giorni dall’Asp che procederà a partire da domani ad un ulteriore serie di test, con il metodo del tampone molecolare, rivolti a tutti gli ospiti della Missione.
Da quando si è manifestata l’emergenza che ha portato alla dichiarazione della zona rossa, sono stati in totale 67 gli ospiti delle diverse sedi della missione che sono stati allontanati dalla stessa: 37 asintomatici trasferiti presso l’Hotel Covid e 30 sintomatici trasferiti presso strutture ospedaliere.
«Una importante e significativa collaborazione e sinergia fra tutte le Istituzioni coinvolte ha permesso e sta permettendo di affrontare quella che probabilmente era apparsa nelle prime ore un’emergenza più grave di quanto si è poi mostrata nella realtà – dice il sindaco Leoluca Orlando – Per fortuna la situazione è rimasta sotto controllo, pur nelle tante difficoltà che si sono riscontrate nella gestione di una struttura che per sua natura e per la sua missione inclusiva ha al proprio interno persone con fragilità diverse e a volte complesse. Desidero esprimere un personale ringraziamento oltre la formalità istituzionale a tutte le persone che al di là del proprio ruolo e della propria professione hanno mostrato di comprendere e far propria l’umanità dell’impegno della missione di Biagio Conte».