In manette è finito Pietro Vitali, di Militello Val di Catania. L'uomo è stato sorpreso dai carabinieri dopo il furto a un tecnico di una società privata del gas. L'arma era all'interno di una pattumiera in plastica
Nascondeva a casa un fucile a canne mozze È stato beccato dopo avere rubato un tablet
Il 53enne Pietro Vitali, di Militello Val di Catania, è accusato di furto aggravato, detenzione illegale di armi alterate e munizioni. I militari di pattuglia nel percorrere via Alcide De Gasperi hanno notato un uomo agitare le braccia per attirare la loro attenzione. Quest’ultimo, un tecnico della società 2i Rete Gas, denunciava di essere stato derubato, pochi istanti prima, di un tablet di che aveva momentaneamente appoggiato sul portello del bagagliaio dell’autovettura di servizio. La vittima del furto forniva ai carabinieri una descrizione sommaria del presunto autore del reato che poco prima aveva visto aggirarsi nei pressi dell’auto.
Gli operanti così sono riusciti a dare un volto al presunto ladro che è stato oggetto, nel giro di pochi minuti, di visita domiciliare. Circostanza che ha consentito di sorprenderlo mentre stava iniziando a manomettere il tablet appena rubato, nonché di rinvenire e sequestrare, previa perquisizione, un fucile doppietta calibro 12 a canne mozzate e 96 cartucce del medesimo calibro nascosti all’interno di una pattumiera in plastica posizionata sotto dei sacchi di mangime per cani.
La refurtiva è stata restituita al tecnico mentre l’arma sarà inviata agli esperti del Ris di Messina per gli opportuni esami tecnico balistici che potrebbero stabilirne la provenienza e l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi.