Nuova ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci valida da domani a lunedì. Obbligo di mascherine e guanti solo per gli esercenti. Sullo Stretto di Messina spostamenti possibili a forze dell'ordine, pendolari e personale sanitario
A Pasqua e Pasquetta stop pure alle consegne a domicilio Stretta sulle uscite: una al giorno e solo uno per famiglia
Nuova ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci per le festività pasquali. I seguenti divieti entrano in vigore domani, 10 aprile, e sono validi fino a Pasquetta.
Scatta un’ulteriore limitazione alle uscite da casa: può uscire un solo componente del nucleo familiare per una sola volta al giorno per gli acquisti essenziali, ad eccezione di quelle per i farmaci.
A differenza di altre Regioni, non viene imposto l’obbligo per tutti i siciliani di indossare le mascherine. Anche perché non ce ne sono a sufficienza. A essere tenuti saranno invece gli operatori che lavorano negli esercizi commerciali di vendita e distribuzione di generi alimentari, anche all’aperto. Oltre alla mascherina gli operatori devono indossare guanti monouso o, in alternativa, hanno l’obbligo del frequente lavaggio delle mani con detergente disinfettante. Si dispone inoltre, che «in ogni luogo dove non sia possibile mantenere la distanza di un metro tra persone, è fatto obbligo a ciascuno di coprire naso e bocca con una mascherina o con altro adeguato accessorio».
Per Pasqua e Pasquetta anche gli esercizi di generi alimentari rimarranno chiusi. E l’obbligo scatta anche per i servizi di consegna a domicilio, fatta eccezione per i farmaci e per i prodotti editoriali.
Rimangono interdetti alla fruizione i parchi, le aree gioco, le ville, i boschi, i giardini e ogni altro spazio pubblico. A controllare sarà il Corpo Forestale. Permane anche il divieto di gite fuori porta, di spostamento nelle seconde case e verso luoghi di villeggiatura.
Da domani a lunedì ulteriore stretta anche per chi deve spostarsi sullo Stretto di Messina. Consentito il passaggio soltanto agli appartenenti alle forze dell’ordine e alle forze armate, agli operatori sanitari pubblici e privati, ai lavoratori pendolari, nonché per comprovati motivi di gravità e urgenza. Per intensificare i controlli sanitari si dà mandato di assumere «un adeguato numero di medici», attingendo dagli albi costituiti a seguito dell’avviso pubblico della Regione dello scorso 12 marzo. Le assunzioni saranno valide fino al termine dello stato di emergenza, cioè il 31 luglio.
La Regione aggiunge nelle premesse una nota positiva: «Il Dipartimento di Scienze economiche, aziendali e statitiche dell’Università di Palermo ritiene efficaci le misure di contenimento adottate dalla Regione Siciliana per contrastare il diffondersi del contagio, evidenziando come la Sicilia, alla luce dei dati raccolti sull’andamento dell’epidemia si dalla fine di febbraio, potrebbe essere la prima Regione italiana a raggiungere l’obiettivo di “zero contagi” solo se continua a mantenere le restrizioni in vigore».