La vittima è il nipote dell'anziana che in passato era stata assistita dalla 46enne Maria Marraro. Davanti al rifiuto a riconoscere una tredicesima da 600 euro, si è passati alla violenza. In carcere il 49enne Salvatore Alonzo e la 33enne Santina Marraro
Picchiato e minacciato dai familiari della badante Tre arresti per estorsione a Motta Sant’Anastasia
«Se non le dai i soldi ti ammazzo». Soltanto una delle minacce ricevute da un uomo la cui zia in passato era stata assistita da una badante. A intimargli il pagamento di una somma, considerata una sorta di tredicesima ma in realtà ritenuta dai carabinieri una richiesta di estorsione, sarebbero stati la sorella della badante e il compagno. Ai due la badante si era rivolta per fare pressione sulla vittima.
Stando alla ricostruzione dei carabinieri, il servizio di assistenza era stato interrotto da alcuni mesi. Nonostante ciò, la donna era tornata alla carica pretendendo seicento euro. Davanti al rifiuto del nipote dell’anziana ha portato alle minacce. A essere arrestati sono stati Salvatore Alonzo, di 49 anni, Santina Marraro, di 33 anni, e Maria Marraro, di 46.
Un primo arresto era avvenuto in flagranza di reato, mentre la vittima consegnava cento euro come acconto dell’estorsione. Nonostante ciò, le disavventure per il nipote dell’anziana non sono finite: dopo il ritorno in libertà per Alonzo e Santina Marraro, il primo ha aggredito la vittima con calci e pugni, costringendolo a entrare in casa delle donne. Qui l’uomo è stato nuovamente minacciato. A quel punto, Santina Marraro ha anche cercato di capovolgere l’intera situazione chiamando il 112 e denunciando un’aggressione. I carabinieri, però, dopo essere arrivati sul posto hanno capito cosa realmente era accaduto, dichiarando in arresto le due donne e Alonzo.
Per quest’ultimo si sono aperte le porte del carcere di piazza Lanza, mentre le due sorelle sono state poste ai domiciliari.