L'uomo è ricoverato all'ospedale Garibaldi di Nesima e la prognosi è riservata. È rimasto gravemente ferito a seguito di un violento scontro con il muretto che costeggia la strada provinciale che porta a Paternò. Il fatto è avvenuto intorno alle 7.30 di stamattina
Incidente d’auto a Belpasso, 54enne in Rianimazione Finisce con la macchina contro il muro della sp56/II
È ricoverato al Garibaldi Nesima, in Rianimazione con prognosi riservata, l’uomo di 54 anni di Belpasso rimasto gravemente ferito in un incidente stradale autonomo verificatosi questa mattina, poco prima delle 7.30, lungo la SP 56/II, la Paternò-Belpasso, nei pressi di contrada Acquarossa. Rimane ancora tutta da ricostruire la dinamica dell’incidente, su cui stanno lavorando in queste ore i carabinieri della compagnia di Paternò, intervenuti sul posto per effettuare i rilievi del caso.
Da una prima sommaria ricostruzione, l’uomo – a bordo della sua Opel Astra Sw – da Belpasso si stava dirigendo verso la cittadina paternese per lavoro. Il ferito, per cause da accertare (probabili un malore oppure una distrazione) avrebbe perso il controllo del mezzo andando a sbattere contro il muro che costeggia la provinciale. L’impatto è stato piuttosto violento: parte del muretto è stato abbattuto mentre la parte anteriore della Opel è andata totalmente distrutta con detriti e olio del motore sparsi sulla carreggiata.
Il primo a soccorrere il ferito sarebbe stato un automobilista in transito nella zona che ha allertato i soccorsi. Sul luogo dell’incidente sono arrivate due ambulanze del 118 che hanno prestato aiuti all’uomo. Il personale medico accertata la gravità delle ferite riportate dal 54enne ha chiamato l’eliambulanza, atterrata poco dopo nel piazzale antistante lo stadio Falcone e Borsellino di Paternò. Dove l’uomo è stata condotto con un’ambulanza. Il 54enne è stato condotto al Cannizzaro dove è arrivato in codice rosso, intubato e politraumatizzato. Dopo avere stabilizzato il paziente il ferito, nel primo pomeriggio, è stata trasferito al Garibaldi Nesima, vista la mancanza al Cannizzaro di posti letto disponibili.