Verso la regolarizzazione le 60 famiglie che dal 2011 vivono nell'ex casa di riposo comunale. Sopralluogo il 20 febbraio scorso del Comune con le associazioni attive sul territorio che continuano a rivendicare gli spazi da destinare al pubblico
Riqualifica ex Onpi, si fanno nuovi passi in avanti «Residenza agli occupanti, il giardino alla città»
Si stanno facendo passi in avanti in direzione della riqualifica dell’ex casa di riposo comunale. Dal 2010, ovvero da quando gli anziani non vivono più nella struttura, i parrocchiani della chiesa di Santa Maria degli Angeli insieme al mondo delle associazioni che operano nel territorio, con l’associazione Aiace in testa, hanno lottato per fare in modo che questi spazi restino a disposizione dei cittadini di Partanna Mondello. Nel 2011 poi la struttura è stata occupata da 60 famiglie che adesso stanno iniziando le pratiche per regolarizzare la loro posizione.
Il 20 febbraio «c’è stato un sopralluogo in quest’area, in presenza del vice sindaco Fabio Giambrone con delega al Decoro – spiega Eduardo Marchiano, presidente dell’associazione Aiace – l’assessore alle Attività sociali Giuseppe Mattina, che si sta occupando di censire gli occupanti e iniziare le pratiche per la residenza per chi ne ha i requisiti. C’erano anche le famiglie che dal 2011 hanno occupato la struttura e padre Chidiebere per la parrocchia». Oltre ad altre associazioni molto attive sul territorio come Mondello merita di più, c’erano anche, tra gli altri, rappresentanti dell’assessorato al Patrimonio, di Rap, Ville e Giardini, Amg. Sono proprio questi che, dietro indicazione del vice sindaco, si occuperanno al ripristino del Parco-Giardino con potature, pulizia, illuminazione, cancellata perimetrale e la realizzazione di un parco giochi a disposizione dei bimbi della zona. Quindi in definitiva, l’intento del Comune è quello di riqualificare le strutture nell’area dell’ex Onpi e restituire gli spazi ai cittadini. Un passo importante è quello di sistemare giardino e parco, uno spazio che ha potenzialità socio-culturali enormi. «I nostri figli non hanno un altro spazio, ora è importante renderlo fruibile, sicuro e illuminato e per la gestione poi si vedrà», sottolinea ancora Marchiano.
«Non basta dare la residenza – aggiunge Marchiano – ma bisogna riqualificare l’area e liberare gli spazi comuni come il teatro, la cappella e i locali sottostanti che al momento sono occupati. Inoltre, ci hanno detto che la postazione decentrata comunale chiusa tempo fa non sarà riaperta ma è stata spostata alla circoscrizione. Per noi è una grande amarezza, perché era un importante presidio nel territorio e spero che il Comune ci ripensi, adeguando i locali». Il presidente dell’associazione Aiace puntualizza che questa è una cosa «su cui non vogliamo mollare ma se non dovesse riaprire si potrebbe pensare di portare lì la guardia medica. Si tratterebbe di un altro punto di riferimento importante per il quartiere, inoltre sarebbe un risparmio per l’Asp che al momento paga il canone mensile nella sede attuale». Un altro punto sul quale l’associazione si sta battendo è quello di «modificare qualcosa del regolamento sulla concessione degli spazi comunali che prima del 2014 era gratuita – aggiunge Marchiano – chi prende un bene ha già difficoltà a gestirlo e a riqualificarlo, ora deve pure pagare un canone. Inoltre fornisce servizi, come il doposcuola, che hanno una ricaduta sociale e soprattutto che arrivano nelle periferie».