I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Acireale, nella flagranza, hanno arrestato il 40enne Emanuele CUBEDA, del posto, perché resosi responsabile del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’uomo aveva di fatto eletto il suo domicilio lavorativo nella via Antonino Bonaccorsi, con grande disappunto dei residenti e commercianti che, loro […]
Acireale, viene catturato un pusher recidivo
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Acireale, nella flagranza, hanno arrestato il 40enne Emanuele CUBEDA, del posto, perché resosi responsabile del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’uomo aveva di fatto eletto il suo domicilio lavorativo nella via Antonino Bonaccorsi, con grande disappunto dei residenti e commercianti che, loro malgrado, assistevano ad un triste viatico di giovani assuntori di droga che lo avevano prescelto come loro fornitore.
I militari pertanto avevano posto sotto osservazione il CUBEDA che, tra l’altro, svolgeva la sua lucrosa e turpe attività nonostante fosse già recidivo e gravato dalla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno.
Consapevoli degli orari e delle sua modalità di occultamento della droga, i carabinieri si sono appostati nell’attesa del pusher che, invero, non è tardato ad arrivare.
Infatti, è stato notato armeggiare sulla strada all’interno di un vano, protetto da uno sportello che ospita un contatore dell’acqua nonché, a distanza di circa due metri, all’interno di una cavità ricavata su un muro di recinzione.
I militari hanno deciso d’intervenire allorquando l’uomo stava per salire a bordo dell’autovettura della fidanzata, quindi, dopo aver effettuato un’accurata ricerca all’interno del vano protetto dallo sportello, hanno rinvenuto circa 5 grammi di marijuana già confezionata in involucri d’alluminio pronti per la vendita al minuto mentre, nonché in una cavità muraria posta a poca distanza, hanno altresì trovato ulteriori 30 grammi circa della medesima sostanza stupefacente, oltre alla carta stagnola utilizzata per il confezionamento.
(Fonte: comunicato stampa comando provinciale carabinieri di Catania)