Nel mirino della procura di Catania e dei carabinieri etnei due fratelli di 49 e 40 anni, titolari di una cooperativa agricola e da oggi agli arresti domiciliari. A loro è contestato anche il reato di violenza privata
Lavoratori sfruttati denunciano e scatta indagine Paghe da fame, niente ferie e riposi settimanali
Pagati poco più di due euro per ogni ora di lavoro, con turni estenuanti e senza la possibilità di godere di ferie o riposi durante la settimana. In mezzo pure l’assenza di sicurezza e igiene. Questo quanto scoperto dai carabinieri del comando Tutela lavoro insieme ai militari del comando provinciale di Catania. Insieme hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di due fratelli.
Si tratta di due uomini originari di Catania, di cui non sono state fornite le generalità, che hanno 40 e 49 anni. Sono il titolare e il socio di una cooperativa agricola. Entrambi sono accusati di sfruttamento del lavoro e violenza privata nei confronti di otto dipendenti. Tra questi alcuni provenienti da fuori i confini italiani.
A dare il via all’inchiesta è stata proprio la denuncia di due di loro, costretti a vigilare sull’azienda dimorando in una fabbricato rudimentale. I fatti contestati partono da aprile 2015 fino a oggi. Per i due indagati il giudice per le indagini preliminari ha disposto pure la sospensione dalla possibilità di esercitare l’attività di impresa per 12 mesi.