Il tecnico sa che la conquista di questo titolo platonico, traguardo raggiungibile domenica a Castrovillari e al quale finora non ha prestato molta attenzione, può dare nuova linfa ad un gruppo che vuole ritrovare delle certezze dopo la sconfitta interna con l'Acireale
Campioni d’inverno, Pergolizzi cambia idea «Ci tengo, sarebbe importante per il gruppo»
Tutti, dopo la sconfitta interna con l’Acireale, sono chiamati in casa rosanero a dare determinate risposte. I giocatori e anche l’allenatore, al quale in ogni caso la dirigenza nei giorni scorsi ha rinnovato la fiducia allontanando con convinzione lo spettro di un eventuale esonero. «Io sono in discussione dal primo giorno – ha sottolineato Pergolizzi – mi metto sempre davanti al gruppo e voglio che sia io a prendermi le critiche. Diversi tifosi non sono contenti del mio operato? Ci sta, la gente può pensare ciò che vuole ma l’importante è che le critiche restino nell’ambito calcistico perché, fuori dal rettangolo di gioco, io credo che ognuno dovrebbe guardarsi allo specchio prima di giudicare. Io sono una persona che dà l’anima e ho la stessa dignità di allenatori top come ad esempio Sarri, Allegri e Ancelotti anche se loro hanno ottenuto grandi risultati. Per quanto concerne i segnali dell’ad Sagramola e del ds Castagnini, mi hanno fatto piacere le loro parole ma noi comunichiamo ogni giorno ed è questo il motivo per cui la fiducia che mi hanno nuovamente manifestato non mi sorprende. Non c’era bisogno, sotto quest’aspetto, delle loro parole ma non nego che mi hanno fatto piacere».
Il tecnico palermitano, tuttavia, è il primo a sapere che non può vivere di rendita e che saranno sempre i risultati a orientare certe valutazioni. Risultati che, tuttavia, finora gli hanno dato ragione: «Abbiamo fatto cose incredibili e conquistato dodici successi in quindici partite. Voglio vedere quante squadre riusciranno a vincere sul campo del Giugliano e non dimentichiamo che alcune partite in casa le abbiamo chiuse dopo la prima mezzora. Contro l’Acireale non abbiamo giocato bene perché la squadra non è riuscita ad applicare ciò che aveva fatto in settimana durante gli allenamenti. Se riuscissimo – ha aggiunto – a fare la domenica il 60-70 per cento di quello che dimostriamo in allenamento, e anche in questi giorni ho visto i ragazzi lavorare benissimo, avremmo ottime possibilità di conquistare l’intera posta in palio».
La gara esterna in programma domenica con il Castrovillari, dunque, diventa un banco di prova particolarmente importante: «Siamo reduci da una partita non giocata bene, un match che non deve togliere le certezze che avevamo acquisito in precedenza ma dal quale dobbiamo trarre insegnamento. Se questo non succederà difficilmente potremo compiere il salto di qualità. E a proposito del titolo di campione d’inverno, traguardo al quale prima non prestavo particolare attenzione, in questa occasione ci terrei a tagliarlo perché sarebbe importante per l’autostima e il morale del gruppo».
I rosanero faranno leva sulla voglia dell’attaccante Ricciardo di interrompere il suo digiuno («Solo con l’Acireale, in pratica, non ha giocato dall’inizio per scelta tecnica ma per me è un punto di riferimento») per cancellare il ko rimediato nel derby di domenica scorsa e, contestualmente, per tenere ad una certa distanza il Savoia secondo in classifica: «Il margine di vantaggio ridotto a cinque punti può essere per noi uno stimolo positivo ma, al contrario, se esercitasse una pressione negativa vuol dire che ancora non abbiamo la personalità necessaria per vincere questo campionato. Ci tengo, inoltre, a fare gli auguri di pronta guarigione a Santana (il capitano ha ricevuto ieri in ospedale anche la visita di diversi compagni di squadra, ndr). Ci piacerebbe dedicare la vittoria ad un giocatore che ha dato sempre tutto per noi».