Le Fiamme Gialle del gruppo di Palermo e la polizia municipale sono intervenute in un terreno di via Moscala. La proprietaria è stata denunciata e rischia multe per oltre centomila euro. Parte delle opere erano state realizzate in area demaniale
Carini, guardia di finanza sequestra discarica abusiva Per accedervi era stato costruito un ponte sul torrente
Un torrente che quando è in secca sembra un canale come tanti, ma che in caso di piogge torrenziali potrebbe tracimare. A scavalcarlo un ponticello in cemento armato. È parte di quanto trovato a Carini dai finanzieri del gruppo di Palermo e dalla polizia municipale in un’area di oltre novemila metri quadrati utilizzata come discarica abusiva.
Il terreno, che si trova in via Moscala, a ridosso dell’alveo del Gugliotta, è stata posto sotto sequestro. Per la titolare, una donna di 35 anni, è scattata una denuncia per la violazione delle norme relative al Testo unico ambientale e per abusivismo edilizio. Reati per cui la legge prevede fino a tre anni di reclusione e multe per oltre centomila euro.
Nel terreno i militari guidati dal colonnello Alessandro Coscarelli hanno trovato ottocento metri cubi di rifiuti, tra terra vegetale, inerti e materiali ferrosi. Al momento non è escluso che l’area possa essere stata usata anche come luogo di smaltimeto per rifiuti pericolosi, a partire da materiali contenenti amianto. Per questo la procura di Palermo potrebbe a breve autorizzare alcuni carotaggi, utili a caratterizzare la tipologia di materiale presente nel sito.
A dover essere valutati, intanto, sono altri due aspetti. Il primo riguarda l’utilizzo che veniva fatto della discarica abusiva: la diversità di rifiuti trovati non farebbe escludere la possibilità che a riversare materiale possano essere stati più soggetti. Il secondo, invece, concerne eventuali omissioni nei controlli da parte delle istituzioni. Parte della zona, infatti, ricade nel demanio fluviale, la cui competenza è della Regione.
Il tema della manutenzione e del controllo degli alvei di fiumi e torrenti è arrivato al centro delle cronache un anno fa, quando l’esondazione del fiume Milicia causò numerosi morti nel territorio di Casteldaccia.