I rossazzurri crollano nella ripresa registrando la sesta sconfitta di fila fuori casa. Nonostante la serata difficile, va un plauso al giovanissimo Biondi. Esame di coscienza, invece, per un Bucolo che, con la sua espulsione spiana, la strada agli avversari
Catanzaro-Catania 3-0, chi sale e chi scende Biondi diligente, Bucolo è un rosso scellerato
La musica, purtroppo, continua a non cambiare. Il Catania non riesce a invertire la marcia e, lontano dal Massimino, continua a perdere con una regolarità sconcertante. Lucarelli sperava che quella col Catanzaro potesse essere la gara della svolta: alla fine di un primo tempo non bello, però, la squadra riceve l’indiretto colpo di grazia da Saro Bucolo. Il suo rosso sancisce la fine delle velleità, con i rossazzurri che nella ripresa scompaiono dal campo.
Top
Kevin Biondi – Uno dei pochi che si salvano nella disfatta dello stadio Ceravolo è senza dubbio il ventenne di Catania. Posizionato da Lucarelli come centrocampista di fascia nell’iniziale 3-4-3, il numero 21 etneo si rende protagonista di una partita diligente, nonostante un cliente difficile come Favalli. Nella ripresa prova a limitare i danni come può: chiedere di più al ragazzo, oggi, era pressoché impossibile.
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Andrea Mazzarani – È stata una partita molto difficile per i calciatori del reparto avanzato rossazzurro. Nel modulo schierato da Lucarelli, infatti, mancava un suggeritore in grado di innescare il trio avanzato composto da Di Molfetta, Di Piazza e proprio dal numero 32 degli etnei. Mazzarani prova nonostante tutto a ricucire le distanze tra i due reparti, ma predica spesso nel deserto. La sua si riduce così a essere una gara principalmente di ripiegamenti e sacrificio e le sue qualità principali, inevitabilmente, hanno finito per risentirne.
Top
Jacopo Furlan – La sua presenza nella top 3 dei rossazzurri non è tanto legata a meriti sul campo: si tratta più che altro di un attestato di solidarietà. Non è facile, infatti, essere portiere di una squadra che in trasferta perde sei gare su sette, subendo la bellezza di 21 reti complessive. Oggi l’estremo difensore fa quel che può: è incolpevole sulle tre reti subite e, nel primo tempo, compie un bell’intervento su Kanoute. La speranza è che per lui (e per i tifosi) arrivino gare fuori casa meno movimentate.
Flop
Rosario Bucolo – La palma di peggiore in campo non può che andare al numero 4 del Catania. Partita di sacrificio, per lui come per la squadra, nel corso del primo tempo. Il calciatore, etneo doc e da sempre molto irruento, macchia poi la gara con due ingenuità. La prima in occasione del giallo. La seconda (letale) al 44′, quando falcia Maita da dietro, completando l’opera e facendosi buttare fuori. A prescindere dal possibile errore dell’arbitro nell’occasione, il comportamento del calciatore è da censurare. Non è possibile commettere a metà campo un intervento del genere, pur avendo già sul capo la spada di Damocle di un primo cartellino ricevuto.
Flop
Giovanni Pinto – L’ex terzino di proprietà del Parma continua a essere un oggetto misterioso e si rende protagonista dell’ennesima gara totalmente insufficiente. Dà sempre l’impressione di essere in difficoltà a livello tecnico (stop spesso errati) e tattico. Perde molti uno contro uno e la palla, sul suo poco fatato piede sinistro, finisce sempre per scottare. Lucarelli lo sostituisce a 5′ dall’inizio della ripresa, a causa di un colpo al naso. A gennaio, sulla fascia difensiva di sinistra, urgono interventi di mercato.
Flop
Giuseppe Rizzo – Il numero 18 del Catania disputa l’ennesima partita anonima della sua carriera in rossazzurra. Il centrocampista, infatti, non riesce a brillare in nessuna delle due fasi di gioco. Non è propositivo, né tanto meno brillante negli inserimenti: anche in proiezione difensiva non riesce mai a fare la differenza, andando ancor più in difficoltà quando Bucolo, improvvido compagno di reparto, si fa cacciare fuori. Anche il settore dei centrali di centrocampo sarà da rivedere e rinforzare durante il mercato di riparazione.