Divelti alcuni paletti a sostegno delle barriere meccaniche, simili a passaggi a livello che si aprono e si chiudono secondo un ritmo predefinito. L'assessore alle Culture: «Porteremo avanti la Biennale ripristinando l'opera, mettendola in sicurezza. Gli incivili non fermeranno mai il cambiamento culturale»
Piazza Magione, distrutta l’opera di Lana Oggetto di polemiche e ora vandalizzata
Crossover, l’opera di Giuseppe Lana installata in piazza Magione in occasione della Biennale arcipelago mediterraneo 2019 è stata vandalizzata. Non trova pace, dunque, la creazione dell’artista Catanese, che nei giorni scorsi era stata oggetto di non poche polemiche, in particolare arrivate da uno dei leader dell’opposizione al consiglio comunale, Fabrizio Ferrandelli.
Divelti alcuni paletti a sostegno delle barriere meccaniche, simili a passaggi a livello che si aprono e si chiudono secondo un ritmo predefinito a simboleggiare delle barriere meccaniche per enfatizzare «il concetto di spazio, poste l’una accanto all’altra formano un quadrato, con le aste abbassate delimitano uno spazio e lo racchiudono. Di contro, quando queste sono alzate, permettono il passaggio, eliminando ogni forma di confine».
«L’arte contemporanea serve a far discutere – dice Adam Dharwasha, assessore alle Culture – e le critiche sono ben accette ma non accetteremo mai atti di violenza. Le opere d’arte possono essere criticate ma non danneggiate e per questo che noi non intendiamo arrenderci a questi incivili. Porteremo avanti la Biennale ripristinando l’opera, mettendola in sicurezza. Gli incivili non fermeranno mai il cambiamento culturale che stiamo portando avanti».