In via Fabio Filzi i lavoratori impegnati nella costruzione del nuovo reparti di emergenza hanno messo in piedi un presidio di protesta. «Chiediamo chiarezza sugli stipendi arretrati e sui contratti», spiega il sindacalista Filca Cisl Domenico Murabito
Bloccati i lavori del pronto soccorso al Garibaldi Maestranze in sciopero: «Due mesi senza paga»
Cantiere arenato e braccia incrociate. I lavoratori del cantiere del futuro pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi centro di Catania sono entrati in sciopero da stamane. In azione anche il sindacato Filca Cisl etneo parlando di «gravi inadempienze contrattuali» da parte della società che in subappalto si sta occupando delle opere di carpenteria, un’azienda di costruzioni con sede a Mola di Bari.
L’appalto integrato dell’opera – un padiglione di quattro piani destinato a ospitare il nuovo reparto di emergenza del Garibaldi, al posto della vecchia palazzina dell’ex reparto malattie infettive – risulta invece aggiudicato dall’associazione di imprese Visir spa.
In via Fabio Filzi, stamane, le maestranze hanno messo in piedi un presidio di protesta. «Stiamo per arrivare già a due mesi di stipendio non pagati – spiega il segretario organizzativo Filca Cisl Domenico Murabito – e inoltre i lavoratori non hanno neppure chiarezza sulla loro situazione contrattuale». C’è chi dice, peraltro, che da qualche giorno in cantiere non si vedano neppure dirigenti o responsabili della società. «Rivendichiamo il rispetto delle norme e chiediamo l’immediato pagamento delle retribuzioni», aggiunge il sindacalista.