Nella zona di Ispica sono caduti da 210 a 260 millimetri di pioggia nell'arco di un'ora e mezza. A Noto - nell'area dove ha perso la vita l'agente di polizia penitenziaria Giuseppe Cappello - da 50 a 150 millimetri in un'ora
Maltempo nel Sud-Est, il bilancio della protezione civile «In alcune zone situazione che si verifica ogni 200 anni»
«Le prime rilevazioni sulle piogge cadute nella Sicilia centro-sud orientale in questo fine settimana, ci dicono che si è trattata di una situazione eccezionale che in alcuni casi può verificarsi ogni duecento anni. La violenza delle precipitazioni con caratteristiche differenti nelle diverse zone geografiche dell’isola e la loro concentrazione in poco tempo, ha fatto il resto, causando notevoli danni in numerosi Comuni». Lo dice il capo della Protezione civile della Presidenza della Regione siciliana, Calogero Foti sulla base delle rilevazioni prodotte dal servizio Rischio idraulico e idrogeologico del dipartimento regionale protezione civile Sicilia.
Come evidente dalle conseguenze il settore più colpito è stato quello Sud orientale – versante Stretto di Sicilia (Ispica) – dove le piogge di venerdì sera sono state particolarmente violente, con significativi quantitativi concentrati in poco tempo (da 210 a 260 millimetri nell’arco di un’ora e mezza) e con tempi di ritorno superiori ai duecento anni. La pioggia caduta è pari a circa tre volte la media mensile del periodo (ottobre).
Un po’ meglio nella zona di Noto, dove tuttavia ha perso la vita Giuseppe Cappello, il 52enne agente di polizia penitenziaria, travolto sulla statale 115 dal torrente Stafenna ingrossato e ostruito nei sottopassi della strada a causa della cattiva manutenzione. «Nella zona di Noto – dice Giuseppe Basile, responsabile del servizio che ha elaborato i dati e redatto i relativi grafici – le piogge sono state meno violente (da 50 a 150 millimetri in un’ora) e con tempi di ritorno da 2 a 10 anni. Rispetto alla media mensile dello stesso periodo, i quantitativi caduti sono stati pari a circa una volta e mezzo. Due i picchi importanti: il primo alle ore 3.30, l’altro alle 22».
Nel settore orientale (Siracusa) le precipitazioni si sono distribuite nell’arco di due giorni (25 e 26) raggiungendo valori da 80 a 150 millimetri, con picchi di intensità da 45 a 75 millimetri in tre ore e tempi di ritorno da 2 a 10 anni. In Sicilia centrale (area di Ramacca) le precipitazioni registrate hanno raggiunto valori di 130 millimetri in circa venti ore, con un picco significativo di 50 millimetri, tra l’1.30 e le 3.30 (ora solare) del 27 ottobre. La quantità complessiva di pioggia è pari a circa una volta e mezza la media del periodo, il tempo di ritorno di tale evento è tra 2 e 10 anni.
«Il governo regionale, attraverso il Dipartimento della Protezione civile, è stato costantemente presente sui luoghi in cui si sono verificate le condizioni di maltempo con una presenza sia all’interno dell’Unità di crisi nella prefettura di Ragusa che all’interno dei Coc (centri di coordinamento comunali) – sottolinea Foti – Già ieri, su indicazione del presidente della Regione Musumeci, abbiamo avviato una prima fase di ricognizione dei danni ai fini del riconoscimento dello stato di calamità naturale».