La truffa del diamante ai danni di un anziano Agente libero dal servizio riesce a sventarla

La polizia ha denunciato due palermitani, un 58enne dell’Albergheria e un 49enne della Zisa, autori di un tentativo di truffa non andato a segno grazie alla provvidenziale presenza, nei pressi del luogo del reato, di un poliziotto libero dal servizio del commissariato Zisa – Borgo Nuovo, che ha intuito cosa stesse accadendo ed ha agito di conseguenza.

Si tratta della cosiddetta truffa del diamante: ieri, in tarda mattinata, in via Selinunte, un anziano cittadino è stato avvicinato da un individuo, accreditatosi quale marinaio, appena sbarcato nel capoluogo. Questi, con la solita teatrale platealità, ha rappresentato l’esigenza di ricavare denaro, svendendo delle pietre preziose e offrendo l’affare al malcapitato. Sono entrati a questo punto in scena un finto gioielliere che, con tanto di lente di ingrandimento, ha certificato la bontà del prezioso offerto e un finto acquirente che, in men che non si dicesse, ha reperito una mazzetta di banconote, poi rivelatesi false, dettosi pronto all’acquisto del gioiello. Alla vittima è stato chiesto di contribuire all’acquisto in società del gioiello, versando una quota residuale, pari a 500 euro, rispetto a quella più cospicua di 7500 euro, pagata invece dal finto acquirente.

E’ stato in questa fase avanzata della trattativa ormai ad un passo dal concretizzarsi che un poliziotto del commissariato Zisa-Borgo Nuovo, libero dal servizio, trovatosi a passare a piedi in quella zona del quartiere, ha notato il gruppo di uomini. Il poliziotto che ha riconosciuto in uno di quegli uomini un pregiudicato della zona, intuendo cosa stesse accadendo, ha raggiunto vittima, finto acquirente e finto marinaio (il finto gioielliere si era allontanato da poco), ha quindi fermato i due malviventi, chiedendo contestualmente l’ausilio degli equipaggi dell’ufficio prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del commissariato Zisa.-Borgo Nuovo, che poi hanno condotto i due impostori in ufficio.

I due, a seguito di riconoscimento fotografico, sono stati ritenuti responsabili anche di un’altra truffa, stavolta andata a segno, una decina di giorni orsono sempre nel quartiere Zisa. In relazione ad entrambi gli episodi, la truffa ed il tentativo di truffa, i due soggetti sono stati deferiti all’autorità giudiziaria.

La polizia lancia un appello a tutti i cittadini affinchè diffidino, senza tentennamenti ed esitazioni, da chi cerchi di vender loro gioielli od oggetti preziosi a prezzi stracciati, a maggior ragione da chi lo faccia per strada secondo lo schema consolidato e suindicato che consti della partecipazione di un venditore di passaggio, di un acquirente interessato a un veloce acquisto e di un gioielliere, perito per l’occasione.

In tali circostanze, è alta la possibilità che siate vittime di un tentativo di truffa: rifiutate di consegnare denaro e contattate tempestivamente le forze dell’ordine.

(fonte: questura di Palermo)


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