Una decisione inaspettata, malgrado le tensioni interne in merito all'organizzazione dell'aeroporto. Decisione che sarebbe stata presa senza neppure confrontarsi con gli altri azionisti coinvolti. Giangiacomo Palazzolo: «Tutto questo danneggia la società»
Punta Raisi, si dimettono tre consiglieri Gesap Sindaco Cinisi: «Noi all’oscuro, situazione grave»
L’amministratore delegato di Gesap Giovanni Scalia e i due consiglieri di amministrazione Cleo Li Calzi e Domenico Cacciatore rinunciano al loro mandato. Consegnate ieri sera le dimissioni, lasciano di fatto la società che gestisce l’aeroporto Punta Raisi di Palermo senza Cda. Restano il presidente Tullio Giuffrè e il suo vice Alessandro Albanese. Cui adesso gli altri soci chiedono un incontro urgente. «Il Comune di Cinisi, nella qualità di azionista di minoranza della Gesap, ha formalmente richiesto al presidente Giuffrè la convocazione dell’assemblea dei soci – scrive in una nota il sindaco Giangiacomo Palazzolo – per comprendere le ragioni che hanno indotto alle dimissioni l’ad Scalia e i consiglieri Cacciatore e Li Calzi, comportando la decadenza dell’intero Cda».
Un boccone amaro, insomma, quello mandato giù dall’amministrazione comunale di Cinisi, che avrebbe appreso la notizia dai giornali, senza essere avvisata prima. Circostanza che «denota una grave situazione all’interno di Gesap – prosegue la nota – i cui contenuti devono necessariamente essere chiariti in sede assembleare. Per il momento, il Comune di Cinisi si limita a prendere atto, anche per la modalità con cui si è arrivati alla decadenza del Cda, di una situazione grave che certamente danneggia la società, riservandosi di porre in essere tutte le azioni necessarie a tutelare i lavoratori ed il patrimonio societario». Le tensioni, in effetti, non erano mancate anche in passato. E sarebbero di scaturite nel contesti di discussioni interne, e non per circostanze legate ai conti dell’azienda.
Discussioni, ad esempio, sull’organizzazione dell’aeroporto, che avrebbe fatto entrare in polemica i consiglieri dimissionari con il presidente Giuffrè. Si va vero una fase di standby, dunque. Mentre i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Legea-Cisal e Ugl Trasporto aereo hanno già proclamato lo stato di agitazione.