Da due mesi il Comune è diventato nuovamente il proprietario della struttura, ma l'immobile presenta molti danni. Così il cantante sposta il concerto al Metropolitan di Catania. «Luoghi in cattive condizioni e debiti», dice il sindaco Stefano Alì
Salta concerto di Fabrizio Moro ad Acireale Infiltrazioni d’acqua nel palazzetto conteso
«Il concerto si farà in due date, il 7 e l’11 novembre, ma al teatro Metropolitan di Catania. Mi dispiace per questo inconveniente, ma le condizioni attuali del palazzetto di Acireale non ci consentono di svolgere l’evento nel migliore dei modi e come previsto». A parlare è Fabrizio Moro, che ieri, tramite la sua pagina Facebook, ha annunciato che il suo concerto ad Acireale, fissato per il 12 ottobre, non si farà.
E, da come stanno le cose, Moro potrebbe essere il primo di una serie di artisti che dovranno rinunciare a fare tappa nella città dei cento campanili e a varcare il palcoscenico del PalaTupparello come hanno fatto per trent’anni anche star di livello internazionale. Attualmente, come si è notato dalle ultime foto pubblicate dal sindaco Stefano Alì, all’interno di locali ci sono sporcizia, muri logori per l’umidità e fili elettrici scoperti. Ad avere subito più danni, però, è stato il tetto, che non ha resistito alle forti piogge, con forti infiltrazioni in alcuni punti.
Il Palasport a luglio scorso è passato nuovamente in mano al Comune di Acireale, dopo una convenzione stipulata a fine anni Ottanta con la Pallavolo Catania, società sportiva che doveva gestire la struttura. Questa è fallita nel 2002, lasciando l’immobile in mano a Mutlsport, con annessi debiti con l’Irfis per le rate di un mutuo non pagate. Adesso la palla passa in mano ad Alì. Il quale dovrà preoccuparsi di pagare le rate del mutuo e risolvere il contenzioso con l’istituto di credito. Infine, c’è il nodo del contenzioso con la Multisport. L’ultima società che ha gestito la struttura e ha dato in locazione il bene agli organizzatori dei concerti, e che adesso chiede al Comune poco più di un milione di euro per spese straordinarie.
Il primo cittadino, però, prova a fare chiarezza. «Le foto che abbiamo fatto dopo che ci hanno riconsegnato l’immobile sono eloquenti». Sul destino della struttura si aspettano le verifiche degli esperti: «Multisport ci ha chiesto i soldi che gli spettano – dichiara -. Noi piuttosto chiediamo a loro dei soldi per Imu e Tari che non sono state pagate. Adesso ci sarà un perito che verrà nominato dal tribunale e sarà lui a verificare lo stato dei luoghi». I danni sarebbero diversi e per la riapertura al momento non ci sono tempi certi: «Aspettiamo di sapere cosa ci dirà e poi agiremo». Intanto l’amministrazione per risolvere il problema della gestione ha pensato a un bando rivolto agli organizzatori.
Di diversa opinione è Giuseppe Rapisarda. Il proprietario dell’omonima agenzia che sponsorizza anche il concerto di Moro ma anche colui che ha organizzato un incontro con i giornalisti a luglio, poco prima che la struttura passasse al Comune. «Quanto afferma il sindaco non ha sostegno, anche perché sapevano dei problemi che aveva la struttura – risponde -. La verità è che andavano fatte una serie di attività straordinarie nel corso degli anni». Attività che Rapisarda assicura che dovevano essere di competenza comunale: «È riportato nel contratto – prosegue -, ma forse si vuole continuare a mettere la testa sotto la sabbia». Intanto dopo Moro anche il cantautore Gazzelle ha preferito spostarsi – 24 gennaio – al Pala Catania.