Verso la risoluzione il ferimento del pregiudicato Alessandro Genovese, che non sarebbe riconducibile a contesti di criminalità, ma a una banale lite tra vicini. I carabinieri avrebbero sequestrato il fucile
Barcellona, una lite per i cani dietro la sparatoria A ferire Genovese sarebbe stato un vicino di casa
Una banale lite per i cani. Sarebbe questo il movente dietro la sparatoria avvenuta due giorni fa a Fondaconuovo a Barcellona Pozzo di Gotto, in cui è rimasto ferito Alessandro Genovese, 46enne di Barcellona volto noto alle forze dell’ordine, che vanta a suo carico una condanna a cinque anni per spaccio di droga.
Non c’entrerebbe quindi la mafia con quei due colpi di fucile a canne mozze che lo hanno raggiunto alle spalle mettendo a rischio la sua vita. A lavoro fin dalle prime ore per ricostruire la dinamica dell’agguato ci sono i carabinieri della compagnia di Barcellona, guidati dal capitano Giancarmine Carusone.
Da subito hanno ascoltato diverse persone e avrebbero già individuato un sospettato. Si tratterebbe di un vicino di casa del 46enne che non gradiva la presenza dei cani di Genovese. Avrebbero avuto un diverbio quella sera poco prima della lite e subito dopo sarebbero stati esplosi i colpi. Secondo indiscrezioni, i militari dell’Arma avrebbero già sequestrato anche un fucile che solo gli esami balistici potranno confermare se è l’arma che ha sparato contro Genovese. Le indagini sono coordinate dalla procura di Barcellona guidata da procuratore capo Emanuele Crescenti.