Danni materiali e tanta paura. Questo il bilancio dell'ennesimo episodio di violenza in ospedale. Angelo Collodoro del sindacato dei medici Cimo: «Siamo stanchi di annunci, promesse e solidarietà da parte delle istituzioni di governo»
Ingrassia, calci alle porte e minacce al personale Esplode la rabbia dei parenti di un paziente morto
Nuovo caso di violenza e tentata aggressione nei confronti del personale sanitario del pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia, a Palermo, da parte di alcuni parenti di un uomo morto per arresto cardiorespiratorio. Sono arrivate nel nosocomio di corso Calatafimi pattuglie di polizia e carabinieri.
«Alcuni parenti esagitati hanno cominciato a dare calci alle porte di separazione all’interno delle sale del pronto soccorso, minacciando i sanitari. Per fortuna si sono verificati solo danni materiali e tanta paura per il personale presente – denuncia Angelo Collodoro del sindacato dei medici Cimo -. Siamo stanchi di annunci, promesse e solidarietà da parte delle istituzioni di governo, da settimane chiediamo un incontro e maggiori misure di sicurezza per l’ospedale Ingrassia».
«Continuando di questo passo non vorremmo si verificassero conseguenze più gravi e irreparabili per i sanitari. Siamo ormai convinti che siano indispensabili i posti di polizia in tutti i pronto soccorso degli ospedali siciliani», conclude Collodoro.