I cittadini sembrano ancora non saperne nulla, ma le acque della frazione marinara di Acireale sono interdette ai bagnanti. L'ordinanza del Comune segue i campionamenti dell'Asp di Catania. Dovranno essere ripetuti ogni 72 ore per avere novità
Troppi batteri: stop ai bagni nel mare di Stazzo Alì: «Scelta temporanea, ma servono depuratori»
Scatta il divieto di balneazione per il mare di Stazzo, frazione marinara di Acireale. La decisione del Comune è arrivata a seguito di un’ordinanza dell’Asp emessa dopo le analisi delle acque svolte lo scorso 7 agosto. Troppo elevati i valori in mare di batteri enterococchi, presenti in quantità superiori ai limiti di legge. Gli esperti hanno esaminato un campione marino prelevato dinanzi via Spiaggia. Il divieto è così scattato dalla zona del porto fino al tratto di mare di via Ribera.
L’ordinanza del Comune non sembra ancora ben recepita dai residenti della frazione. «Non sapevamo del divieto, la notizia ci è arrivata tramite passaparola – commenta un cittadino a MeridioNews – e ancora non è stato esposto nessun avviso pubblico. La gente continua a farsi il bagno come tutti i giorni, come se niente fosse». L’amministrazione, come afferma il sindaco Stefano Alì, starebbe correndo ai ripari: «Il divieto è temporaneo, l’Asp farà dei controlli ogni 72 ore fino a quando il valore dei batteri non rientreranno nella norma. A quel punto l’ordinanza sarà ritirata».
Il problema del divieto di balneazione delle coste acesi si ripresenta costantemente. In un altro Comune, Aci Castello, il blocco dei bagni era scattato all’inizio di luglio. L’anno scorso fu colpita invece la frazione acese di Capo Mulini. L’ordinanza di oggi spinge il sindaco Alì a tornare sulle carenze di depuratori e sistema fognario. L’amministrazione aveva già svolto dei controlli nei mesi scorsi e, insieme al commissario per la depurazione delle acque Enrico Rolle, aveva avviato un progetto per due depuratori consortili e un piano da 200 milioni di euro per le fognature. Dal 2004 la mancanza adeguati impianti ha indotto la Comunità europea ad aprire una procedura sanzionatoria. E le multe sono destinate a crescere. Ma il progetto, discusso anche in consiglio comunale negli ultimi mesi, ha trovato delle resistenze da parte di alcune parti politiche e di alcuni Comuni limitrofi ad Acireale, preoccupati per eventuali ricadute ambientali.
«A Maggio la conferenza dei servizi approvava il progetto – spiega il sindaco Alì – e adesso si deve partire urgentemente. A differenza del passato, oggi dobbiamo avere il coraggio di intraprendere la strada dei depuratori e avere anche un sistema fognario. Realizzare queste opere – conclude il primo cittadino – è un passo fondamentale per non penalizzare la nostra comunità, per avere acque pulite e non incorrere più in sanzioni».