Ato, Sst, cassonetti e raccolta porta a porta. Se ne è parlato ad Acireale, in un incontro con amministratori locali e attivisti organizzato dall'associazione Rifiuti zero Sicilia. Nel comune acese, come a Giarre, la situazione è critica, ma non mancano le isole felici come Zafferana Etnea, con oltre il 60 per cento di rifiuti differenziati e «risparmi e sgravi per i cittadini». O come Giardini Naxos, che ha adottato la strategia per la riduzione dei rifiuti di Paul Connett, scienziato statunitense. Che ha cantato davanti alla videocamera del nostro eco blogger Danilo Pulvirenti. Guarda il video
Rifiuti zero, ad Acireale si fa il punto Paul Connett canta «no all’inceneritore»
«No agli inceneritori, esiste un modo migliore» canta, e per di più in italiano, Paul Connett, serissimo professore di chimica e tossicologia statunitense, ideatore della strategia Rifiuti zero. Quel che dice ad Acireale, una delle tappe del suo tour di conferenze siciliano conclusosi ieri a Messina, lo ripete da anni: dell’inceneritore, dei cassonetti, delle discariche, non c’è bisogno. E sui rifiuti si può anche guadagnare. Basta applicare dieci semplici regole, quelle che da anni illustra in convegni in tutto il mondo: separazione dei rifiuti alla fonte, raccolta differenziata porta a porta, compostaggio, riciclaggio, riduzione dei rifiuti, la riparazione, gli incentivi economici, la separazione del residuo e infine il miglioramento del design industriale. In Italia il Comune pioniere nell’utilizzo di questo sistema è Capannori e, secondo Connett, nel 2020 si potrà avere una riduzione dei rifiuti dell’80 per cento. Dopo l’incontro, davanti alla videocamera di Danilo Puvlirenti, chimico e blogger di CTzen, la sua teoria la sintetizza con un motivetto. «In Italia c’è passione, negli altri paesi non molta», spiega infatti divertito lo scienziato. Ma la questione rifiuti in Sicilia, con la recente crisi della raccolta a Giarre e in molti altri Comuni dell’isola, è seria. I problemi della gestione sono stati al centro dell’incontro con Connett organizzato da Rifiuti zero Acireale, primo circolo dell’associazione regionale che della strategia inventata da Paul Connett ha fatto la sua stessa ragione d’essere.
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«Per creare un circolo da oggi bastano cinque attivisti: insieme a Giarre-Riposto noi ad Acireale siamo i primi ad averlo creato, senza fondare un’associazione locale», spiega Angela Foti, organizzatrice dell’incontro. Del resto proprio a Giarre negli ultimi mesi il problema rifiuti è esploso in tutta la sua gravità, come ricorda l’attivista Carmelo Torrisi: senza strategia, la raccolta porta a porta ha creato solo confusione nei cittadini. E l’assessore all’ambiente del Comune di Acireale Gaetano Leonardi ammette i limiti di una situazione ancora non chiara. «Presto gli ambiti territoriali ottimali (Ato), come Ionia Ambiente, lasceranno il posto alle società di gestione del servizio rifiuti (Ssr). Ma siamo in una situazione di stallo nella quale alcuni Comuni si trovano spaesati» dichiara l’assessore. E se ad Acireale la raccolta differenziata è ancora intorno al sette per cento, la colpa maggiore sarebbe della Regione. «Noi non sappiamo se il servizio andrà alle Ssr, se resterà alle Ato o lo gestiremo direttamente, Abbiamo le mani legate, la situazione è complessa e non dipende da noi», spiega al pubblico. Eppure, in provincia di Catania, il Comune di Zafferana Etnea è riuscito ad arrivare ad oltre il 60 per cento di differenziata. Come? «Unendo porta a porta e il buon funzionamento dei centri di raccolta. Ogni cittadino possiede una scheda magnetica, nella quale raccoglie i soldi che poi varranno lo sgravio in bolletta», spiega il sindaco del paese etneo Alfio Russo. Un modo culturalmente nuovo di gestire l’ambiente, pianificato dopo anni di prova, che dà i suoi benefici anche alle casse comunali. «Siamo riusciti con i soldi risparmiati a finanziare varie piccole opere, come la costruzione di un parco giochi, e stiamo promuovendo l’uso dell’acqua pubblica e del rubinetto», conclude il sindaco.
I dieci passi della strategia Rifiuti zero, del resto, sono semplici, «e non sono altro che quanto prevede la legge, se guardate bene: bisogna solo applicarla», spiega Danilo Pulvirenti, che dell’iniziativa parla spesso in dibattiti e incontri pubblici in giro per la Sicilia, oltre che sul blog Impatto zero. Il sistema attuale delle Ato però – spiega Pulvirenti, supportato dall’evidenza delle continue emergenze rifiuti in Sicilia – con la previsione del conferimento dei rifiuti in discarica non è adeguato. E, con l’avvento delle Ssr, le cose non è detto che migliorino. «Bisogna cambiare mentalità, siamo chiusi e basterebbe poco per migliorare le cose», continua Danilo con entusiasmo. Quello stesso entusiamo che Paul Connett, vero guru mondiale della riduzione dei rifiuti, rivede in tutta Italia, invitando i presenti a fare dei semplici passaggi quotidiani. Devono averlo capito a Giardini Naxos, Comune della provincia di Messina a due passi da Giarre, che ha annunciato proprio ieri l’adesione alla strategia Rifiuti zero.
[Foto di Danilo Pulvirenti]