Oltre tre anni di vessazioni, per i lavoratori del distributore Esso di Acireale, in via De Gasperi, sono finiti grazie all'intervento dei carabinieri. Il loro datore di lavoro si faceva anche riconsegnare i buoni pasto. L'attività è ora sotto amministrazione giudiziaria
I dipendenti dovevano restituirgli paga e buoni pasto Rifornimento sequestrato. Interdizione per il titolare
Per almeno tre anni avrebbe vessato i suoi quattro dipendenti, giocando quasi certamente sulla paura di perdere il lavoro in una terra così povera di opportunità. Il titolare del rifornimento Esso di via Alcide De Gasperi, ad Acireale, si faceva restituire parte dello stipendio dai suoi impiegati, spesso facendoli stare in servizio per molte ore in più rispetto a quanto dicevano i contratti. Una mortificazione costante per i lavoratori di questa stazione di servizio, un punto di riferimento molto frequentato sulla strada statale 114, con bar, sala giochi e autolavaggio.
Tutto è finito con l’intervento, giovedì scorso, dei carabinieri della locale compagnia, assieme al nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania. L’operazione è stata il coronamento di indagini svoltesi tra l’agosto del 2015 e il novembre 2018. Gli inquirenti sarebbero riusciti ad accertare ulteriori vessazioni divenute reato: il titolare del distributore si faceva anche riconsegnare i buoni pasto che spettavano ai dipendenti, assunti in nero in alcuni periodi dell’anno.
I carabinieri hanno così dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare disposta dal tribunale di Catania. All’uomo è stato vietato, per un anno, di esercitare attività professionali o imprenditoriali. L’intero patrimonio aziendale – rifornimento e attività commerciali connesse – dal valore stimato di circa 800mila euro è stato sequestrato e posto sotto amministrazione giudiziaria. Al titolare è stata anche sequestrata una cifra di oltre 8mila euro, somma dell’estorsione secondo l’accusa comminata ai dipendenti.