Una palazzina a due piani dei primi del '900 con annessa area verde nel cuore della città. Il tutto abbattuto negli scorsi giorni. E' la denuncia di Andrea Tartaglia, lettore di Ctzen: in poco tempo sono stati cancellati «un piccolo polmone verde in un quartiere dove non esistono altre aree verdi» e una struttura pregevole accanto a «quegli orridi condomini degli anni '60 e '70» non toccati dalle ruspe. Lo sdegno dei cittadini corre on line: «Questo è sciacallaggio»
Borgo, demolita villetta antica con giardino Un lettore: «Così cancellano la memoria»
Prima erano alberi e balconcini del primo ‘900. Adesso, dopo il passaggio delle ruspe, sono solo macerie. Accade in via Passo di Aci – nel quartiere Borgo-Sanzio a pochi passi da via Etnea – dove pochi giorni fa gli operai hanno abbattuto una palazzina con annesso giardino tra lo sdegno di residenti e cittadini. «Un piccolo polmone verde, pur non fruibile e colpevolmente maltenuto, in un quartiere dove è difficile trovare spazi aperti di fronte al proprio balcone e dove non esistono altre aree verdi», denuncia a CTzen Andrea Tartaglia, un lettore. Della questione si discute anche on line: il giudizio degli utenti non è certo tenero nei confronti di Comune di Catania, sovrintendenza e proprietario dell’immobile che hanno permesso l’abbattimento. «Criminali! Questo è sciacallaggio alla memoria, alla cultura, alla storia», scrive Istant nel forum di discussione sulla città all’interno del sito Skyscrapercity. Non si sa ancora cosa sorgerà al posto della palazzina e del giardino. Ma per molti la risposta è scontata: una nuova, moderna speculazione immobiliare.
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«Esisteva ormai da molti anni una grande area verde, confinata tra condomini svettanti, ricchissima di vegetazione, alberi anche ad alto fusto, palme racconta Tartaglia – Sempre allinterno dello stesso lotto si trovava, ad angolo, affacciata sulla strada, una dignitosissima ed architettonicamente gradevole palazzina verosimilmente dei primi anni del 900, su due livelli, accanto alla quale sorgeva pure un portale in pietra lavica». Una «palazzina storica che caratterizzava il quartiere», scrive Euplio. Una delle poche testimonianze ormai rimaste del passato del Borgo catanese. Una volta periferia verde della città, oggi zona tra le più densamente popolate e trafficate. «Ma nel giro di pochi giorni tutto è stato spazzato via: verde e palazzina storica», continua il lettore. Non proprio tutto però. «L’assurdo è che il bruttissimo casermone accanto i cui balconi in cemento presentano vistosi segni di cedimento rimane, quasi beffardo, svettante accanto alle macerie della splendida palazzina che da oltre un secolo viveva in questa strada», continua amareggiato Euplio.
Cosa sorgerà al posto della palazzina antica e del suo spazio verde non si sa ancora. «Mi auguro che la via Passo di Aci verrà allargata», spera Hecmar, un altro utente del forum. Unica possibile nota positiva subito sgonfiata dalla disillusione degli altri utenti. «Al loro posto non so cosa verrà realizzato, ma non è difficile pensare a un nuovo condominio, forse senza spazi verdi (staremo a vedere)», scrive diplomatico Tartaglia. Più duri altri cittadini che non risparmiano accuse di speculazione a privati ed enti locali. Incapaci, scrivono, di portare avanti un serio piano di recupero del patrimonio immobiliare catanese. Un’operazione nemmeno troppo complicata nel caso di una piccola palazzina di due piani, fanno notare. Più difficile adeguare sismicamente, ad esempio, «quegli orridi condomini degli anni sessanta e settanta, brutti e strutturalmente molto più a rischio in caso di terremoto», dice Tartaglia. «Ma a Catania si continua a fare tutto il contrario conclude il lettore – si butta giù e si cancella quanto di bello e di recuperabile cè ancora, mentre edifici davvero a rischio e privi di qualità architettonica continuano beffardi a rappresentare limmagine della città. Che peccato».
[Foto di Andrea Tartaglia]