La formazione di estrema destra ha depositato i nomi dei candidati nella circoscrizione Isole. Capolista sarà Simone Di Stefano, negli anni scorsi condannato per avere rubato una bandiera dell'Ue. «Nel nostro programma c'è l'Italexit», spiega il coordinatore siciliano
Europee, Casapound parteciperà con una propria lista Accordo con eurodeputato accusato di essere spia russa
A guidare il debutto alle elezioni europee ci sarà colui, il romano Simone Di Stefano, che nel 2013 venne arrestato – e successivamente condannato – per avere rubato una bandiera dell’Unione europea. Si presenta così Casapound, il movimento di estrema destra che oggi ha ufficializzato le liste per la tornata di fine maggio. Nella circoscrizione Isole, che comprende Sicilia e Sardegna, saranno candidati anche la giornalista Rosamaria Emanuela Volcan, il coordinatore regionale siciliano Vittorio Susinno, Giusy Morello, il già candidato alle Politiche Pierluigi Reale, e poi i sardi Luca Virdis, Francesca Caria e Giuliana Pinna.
Casapound, il cui programma punta dritto all’Italexit, ha avuto la possibilità di depositare le liste, senza passare da quella raccolta di firma che spetta a chi non ha avuto rappresentanza a Bruxelles in questi cinque anni. Ciò sarà possibile grazie all’alleanza siglata con l’Aemn, l’Alleanza europea dei eovimenti nazionalisti, gruppo che all’europarlamento ha il volto di Béla Kovacs. Cinquantanovenne ungherese che negli anni scorsi è stato salvato dall’immunità, dopo che gli organi inquirenti del suo Paese ne avevano chiesto la sospensione, in seguito all’accusa di essere una spia russa, al servizio dei servizi segreti di Mosca. «Ci presentiamo alle elezioni dichiaratamente per portare fuori dall’Ue l’Italia», commenta il coordinatore regionale, Susinno.
Nell’universo di estrema destra a partecipare al voto sarà anche Forza Nuova, la formazione fondata da Roberto Fiore. In questo caso, l’alleanza per aggirare il vincolo della raccolta firma è stata sottoscritta con l’Alliance for peace and freedom (Apf), gruppo che raccoglie realtà neofasciste da più parti d’Europa, compresi i greci di Alba Dorata.