Se la parentesi di freddo durerà poco non vale altrettanto per i tanti problemi che gli operatori hanno dovuto fronteggiare. «Si affronta ciò che si conosce come fosse un'emergenza». Il sindaco Meli punta intanto alla nuova struttura, coinvolgendo i colleghi madoniti
Madonie, in arrivo l’ultima neve ma «restano criticità» Col sogno di una funivia da Collesano a Piano Battaglia
Potrebbe essere l’ultima nevicata della stagione invernale, quella in arrivo in queste ore presso le alte quote delle Madonie. Una parentesi di freddo che però, secondo gli esperti, dovrebbe durare poco. Il successivo caldo è destinato a non sciogliere i problemi attorno gli impianti di Piano Battaglia. Che restano sempre uguali e rischiano di ripetersi anche in questi ultimi scampoli di inverno. Ne è consapevole Giovanni Faletra, gestore del Rifugio Marini, che a fine gennaio aveva denunciato una lunga serie di disservizi coi quali devono continuare a convivere gli operatori privati e i tanti appassionati delle neve che si affollano presso gli impianti sciistici. Cosa è cambiato in un mese e mezzo da allora? «Non molto – dice Faletra – Dopo quel blocco di fine gennaio, ne abbiamo avuto un altro due settimane fa: ha nevicato sabato e domenica non si riusciva a far venire le persone. Voglio però chiarire un aspetto. La viabilità è certamente il problema principale nelle Madonie ma non è l’unico. Lo sviluppo della località turistica di Piano Battaglia passa da un elenco di servizi che si garantiscono a fatica: qui abbiamo problemi di connessione internet, scontiamo l’assenza bagni pubblici e carenze nel ritiro dei rifiuti. Le denunce da sole non bastano. Ciascuno prova a fare la propria parte ma va fatto un generale piano di rilancio turistico».
Anche perché il punto di partenza è il paradosso segnalato più volte proprio dallo stesso Faletra. «I problemi li conosciamo, sono sempre gli stessi – commenta il gestore – e il fatto è che non si può intervenire solo quando cade la neve. Perché poi succede ogni volta che si scopre che i mezzi sono guasti, che non ci sono le risorse, che il personale non è adeguato. Si affronta ciò che si conosce da tempo come fosse un’emergenza. Ma così non si migliora l’intero sistema, si risolvono al massimo singoli aspetti, che poi torneranno». Se si tirano le somme della stagione invernale 2019, però, non tutto è da buttare. «Dal punto di vista interno è stata una bella annata – riconosce Faletra -, abbiamo avuto un discreto numero di presenze anche nei giorni infrasettimanali, un risultato difficile da raggiungere negli scorsi anni. Basterebbe insomma mettere in piedi meccanismi semplici, non ci vorrebbe molto, e puntare sul coordinamento tra i vari enti che operano a Piano Battaglia. Per esempio: non è possibile che oggi nessuno, sia pubblico che privato, sappia in anticipo quante persone verranno la prossima domenica. Si dovrebbe avere un sistema di prenotazione delle presenze, almeno per i pullman».
E se da una parte gli operatori madoniti suggeriscono proposte concrete, dall’altra ci sono sindaci che invece lanciano grandi progetti. È il caso di Giovanni Meli, sindaco di Collesano. Che, dopo aver fatto riaprire la strada provinciale sp9, superando le note difficoltà economiche dell’ex provincia, insiste sul collegamento del Comune madonita con gli impianti sciistici di Piano Battaglia attraverso una funivia. «È un progetto che porterebbe a molteplici soluzioni: combatterebbe l’inquinamento acustico e ambientale, e soprattutto risolverebbe la situazione dei posteggi. Oltre ad essere una grandissima attrazione turistica per via del tragitto».
Un progetto che però, a sentire il primo cittadino, potrebbe diventare presto concreto. Nel pomeriggio di ieri il sindaco di Collesano ha incontrato i colleghi di Isnello e Petralia, in occasione di un incontro sulla viabilità, e ha proposto loro l’idea progettuale da poter condividere. Ma non solo. «Sabato avremo il primo incontro con i tenici del Comune, attraverso una conferenza di servizi – continua il sindaco – Noi cureremo la fase progettuale, poi ci sono due strade: o intercettare un bando della comunità europea per gestire direttamente l’impianto come Comune, oppure in alternativa creare un project-financing per incentivare un privato che potrebbe vedere nell’investimento una scelta importante che porterebbe certamente a un reddito importante».
Quel che è certo, in ogni caso, è che i tempi di realizzazione non sarebbero comunque brevi. Partendo dall’idea del primo cittadino di Collesano, poi, Faletra lancia un altro importante spunto. «Il tratto previsto dal sindaco è piuttosto lungo – osserva – Personalmente non ho nulla in contrario, ma mi chiedo: la funivia sarebbe operativa solo d’inverno o per tutto l’anno? Il tema, infatti, è che le montagne del Palermitano non possono puntare esclusivamente sulla neve. Quando ho aperto Rifugio Marini sette anni fa (facendomi dare del pazzo) la scommessa era proprio questa. Piano Battaglia e le Madonie meritano un’attenzione maggiore durante tutto l’anno, dato che vantano meraviglie paesaggistiche e ambientali uniche al mondo. Gli stranieri poi non vengono qui certamente per la neve, visto che di impianti più attrezzati e con più neve ce ne sono tanti in tutta Italia. Andrebbe dunque fatto un lavoro più completo di valorizzazione del territorio e di messa a sistema».