Michele Cianchino aveva fatto perdere le proprie tracce a settembre 2018, quando è stato condannato in via definitiva in un processo per estorsione. A favorirlo sarebbero stati un uomo e una donna che vivevano in un appartamento di proprietà del fratello
Siracusa, arrestato latitante legato ai Bottaro-Attanasio Il covo dietro armadio della cucina di coppia incensurata
Si nascondeva dietro a un armadio in cucina, in un covo a cui si poteva accedere con una doppia porta. Nel nascondiglio teneva con sé una pistola funzionante e con nove cartucce.
Questa la scena che i carabinieri del comando provinciale di Siracusa hanno trovato a casa di Roberto Formica e Maria Campanile, coppia incensurata, accusata di nascondere nella propria abitazione il 36enne Michele Cianchino. L’uomo, ritenuto elemento di spicco del clan mafioso Bottaro-Attanasio, è stato arrestato, dopo avere fatto perdere le proprie tracce a settembre scorso, in seguito alla condanna definitiva a cinque anni per estorsione.
Cianchino è stato ritenuto l’autore delle intimidazioni aggravate dal metodo mafioso nei confronti del titolare di un autosalone a Siracusa. L’immobile in cui si rifugiava, situato in via Principato di Monaco, è risultato di proprietà del fratello. Adesso l’uomo dovrà scontare la pena a quattro anni e dieci mesi di reclusione. Per la coppia accusata di favoreggiamento sono stati disposti gli arresti domiciliari.