Il leghista Giovanni Napolitano ha postato su un gruppo territoriale di Facebook un contenuto con la foto di Google Maps dello spiazzo in Ortigia scrivendo: «Solo per dire al sindaco che è meglio che si sbriga a cambiare il nome». Ma si tratta di una omonimia
Siracusa, la gaffe del leghista su piazza Cesare Battisti «Era una provocazione al sindaco. L’altro era un santo»
«Solo per dire al sindaco che forse è meglio che si sbriga a cambiare il nome a quella piazza. O anche qui, vuole disobbedire come ha fatto con gli immigrati?». È questo il contenuto di un messaggio postato, oggi pomeriggio, dall’attivista siracusano della Lega Giovanni Napolitano su un gruppo Facebook territoriale. A corredo delle parole una immagine presa da Google Maps di piazza Cesare Battisti che si trova nel capoluogo aretuseo in Ortigia, nella zona di via Vittorio Veneto. Uno spazio intitolato non all’ex terrorista italiano attivo durante gli anni di piombo che è stato catturato in Bolivia nei giorni scorsi e riportato in Italia.
«Era un contenuto che ho postato per fare uno scherzo ad alcuni amici che non mi hanno votato», risponde al telefono contattato da MeridioNews Napolitano che, dopo un recente passato da grillino, durante le scorse elezioni amministrative si era candidato come consigliere ed era capolista di Noi con Salvini. «Il post era anche chiaramente una provocazione al sindaco Francesco Italia che disobbedisce a tutto. Lo so che quella piazza, in realtà, è intitolata a un santo».
In realtà, il Cesare Battisti cui migliaia di piazze, oltre a quella siracusana, sono intitolate in tutta Italia è, invece, un giornalista e politico socialista e irredentista nato nel 1875 e morto nel 1916. Austriaco di nascita, Battisti ha diretto giornali socialisti ed è anche stato deputato al Parlamento di Vienna. Arruolato volontario negli Alpini durante la grande guerra, venne catturato da una truppa dell’esercito austriaco e fu processato e impiccato per altro tradimento perché membro della Camera dei deputati d’Austria. L’eroe nazionale si starà ribaltando nella tomba negli ultimi giorni. Visto che sono stati in molti a cadere nell’errore dell’omonimia.
Postato su un gruppo con quasi 12mila membri iscritti, il post poco dopo è stato cancellato. «Sono stato io stesso a toglierlo dal web – dice Napolitano – perché in molti hanno cominciato a commentare pensando che davvero la piazza di Siracusa fosse intitolata al terrorista e non volevo che succedesse una rivoluzione».