Con la determina sindacale n°2 del 10 gennaio la giunta Orlando prevede per la prima volta 10mila euro in più ai dirigenti delle aziende «per il raggiungimento degli obiettivi assegnati». Per Sispi e Reset stipendi da 30mila euro
Comune prova a stimolare le partecipate con gli incentivi Per gli amministratori di Rap e Amat 40mila euro all’anno
Quarantamila euro all’anno: il compenso degli amministratori delle società partecipate del Comune di Palermo resta uguale all’anno appena trascorso. La giunta Orlando ha però previsto per il 2019 10mila euro di incentivo «per il raggiungimento degli obiettivi assegnati». Con la determina sindacale n°2 del 10 gennaio si apprende della novità scelta dal sindaco per stimolare Amat (trasporti), Amg (illuminazione), Amap (acqua), Rap (rifiuti): una soluzione che probabilmente da una parte intende invogliare gli amministratori delle società più sotto osservazione – dalla politica e soprattutto dai cittadini – a spingere al massimo per garantire alla quinta città d’Italia servizi adeguati; e dall’altra intende forse ricompensare coloro che nel 2018 hanno più volte dovuto affrontare cicloni e tempeste.
L’ultimo, in questo senso, è l’amministratore di Rap Giuseppe Norata. Che tra una raccolta differenziata che non decolla, nonostante gli sforzi, e il centro comunale di raccolta rifiuti che già raccoglie le prime criticità tenta di divincolarsi dalle secche di una gestione che finora ha provocato al professionista più grattacapi che soddisfazioni. Non a caso è stato anche il primo a dover affrontare una commissione di verifica scelta da Orlando, seguito a ruota da Mario Butera, amministratore Amg in quota Sinistra Comune. Per gli amministratori delle altre due società partecipate, Sispi e Reset, resta identico l’incentivo da 10mila euro ma il compenso è più basso, ovvero è di 30mila euro a testa. Il motivo è presto detto: Sispi è tra le aziende del Comune la più piccola; mentre Reset ha un capitale sociale inferiore rispetto alle sorelle.