Lo sbaglio di un dipendente comunale sta costando, in queste ore, una serie di attacchi all'amministrazione comunale (già provata dall'assenza del sindaco Graziano Calanna, agli arresti domiciliari). L'assessore Giuseppe Di Mulo commenta: «Che amarezza»
Bronte, l’albero Casaccio fa concorrenza a Spelacchio «Solo un errore, le luci devono ancora essere installate»
L’hanno chiamato Casaccio, seguendo la tradizione inaugurata dai cittadini di Roma con il loro Spelacchio. L’albero di Natale di piazza Spedalieri, al centro di Bronte, ha scatenato una lunga sequela di polemiche sui social network. Tutto per via di un’immagine – che in breve tempo ha fatto il giro della città – che immortala l’abete natalizio addobbato con tre cavi di led colorati. Gettati lì così, a casaccio appunto, senza che si possa dire altro di buono. Eppure, a differenza del fratello romano, Casaccio di rami ne ha a sufficienza e certo non si può dire che sia poco in forma. Su di lui, però, se ne sono dette tante e adesso tocca all’amministrazione mettere a tacere le voci: «Che amarezza – commenta a MeridioNews l’assessore Giuseppe Di Mulo – Dopo tutto quello che stiamo facendo, un errore ci costa così caro».
Secondo quanto si apprende, quell’illuminazione potrebbe essere il frutto dell’iniziativa di un dipendente comunale. Chiamato ad accertarsi che funzionasse l’allaccio con l’energia elettrica pubblica, il povero operaio avrebbe lasciato accesi quei led di prova. Il tutto sarebbe durato giusto qualche ora, il tempo che le fotografie passassero di smartphone in smartphone e facessero partire l’onda dell’indignazione popolare. «Gli alberi ci sono stati donati dai privati cittadini, mentre per le luminarie della città e degli abeti è stata indetta una gara tramite il portale delle forniture per la pubblica amministrazione, il Mepa – continua Di Mulo, titolare della Cultura – I brontesi possono stare tranquilli: gli addobbi non sono definitivi, quelli veri devono ancora essere installati».
A lui è toccato occuparsi anche di questa faccenda, oltre che dell’organizzazione degli eventi natalizi, visto il «momento di difficoltà del Comune»: con il sindaco Graziano Calanna agli arresti domiciliari per un presunto caso di corruzione, non è semplice mandare avanti anche le iniziative per le deleghe che spettano proprio al primo cittadino. Tra le quali quella al Turismo. In base al capitolato d’appalto per il Natale 2018 a Bronte, il costo delle luci da viale Catania a corso Umberto ammonta, in totale, a diecimila euro. In totale si tratta di cento addobbi luminosi per le strade e di 1500 luci a led da montare sui cinque alberi di Natale installati dal Comune. L’accensione è prevista per il 16 dicembre, e lo spegnimento per il 7 gennaio.
La gara si è conclusa questa mattina, alle dieci, e ad aggiudicarsela in via provvisoria è stata l’associazione Animo ergo sum, che ha una sede in via Etna, nel territorio comunale. È a loro che spetterà il compito, qualora l’aggiudicazione diventasse definitiva, di fugare ogni dubbio sull’eventuale bellezza delle decorazioni natalizie. «Devo ultimare le verifiche sull’azienda e sui suoi requisiti – spiega il responsabile unico del procedimento Antonino Minio – Entro domani dovremmo essere nelle condizioni di iniziare a montare le luminarie». Nel frattempo, però, l’augurio è uno: «Speriamo che Casaccio non resti Casaccio», sospira il consigliere comunale di opposizione Carlo Castiglione.