Sono due gli episodi contestati ai giovani avvenuti il 6 e l'8 novembre. Stefano Amore e Carmelo Miano avrebbero sparato un colpo in aria a scopo intimidatorio e, in uno dei casi, avrebbero picchiato la titolare fino a farle perdere i sensi. Guarda il video e le foto
Belpasso: assaltano con pistola due tabacchi Arrestati 20enni incastrati dalle telecamere
Armati di pistola e con il volto parzialmente nascosto dai cappucci dei giubbotti avrebbero rapinato due tabaccherie. Sono queste le accuse mosse a Stefano Amore (classe 1997) e Carmelo Miano (classe 1995) entrambi di Motta Sant’Anastasia che, su disposizione della procura distrettuale di Catania, sono stati arrestati dai carabinieri di Belpasso e di Motta Sant’Anastasia per il reato di rapina aggravata in concorso.
In particolare, sono due gli episodi contestati ai giovani: il primo è dello scorso 6 novembre, quando avrebbero fatto
irruzione, all’orario di apertura, nella tabaccheria di
via Vittorio Emanuele a Belpasso. Puntandogli la pistola, avrebbero intimato al padre del titolare dell’esercizio commerciale – unico
presente in quel momento- di consegnare il denaro in cassa. Di fronte al rifiuto e al fatto che a quell’ora la cassa era ancora vuota, i due
lo avrebbero
colpito con un calcio al bacino e con schiaffi al volto e alla testa, riuscendo a portare via solo
di alcuni
pacchetti di sigarette.
Il secondo episodio è di due giorni dopo, l’8 novembre. Entrambi, sempre
armati di pistola e con il volto coperto da cappellino e cappuccio, sarebbero entrati in una tabaccheria della stessa via Vittorio Emanuele, poco distante dall’altra. Esploso un colpo di pistola in aria a scopo
intimidatorio
, i due avrebbero picchiato la proprietaria (ultra 65enne) fino a farle
perdere conoscenza
. È di 500 euro il bottino di cui sarebbero riusciti a impossessarsi sottraendolo dalla cassa.
Gli investigatori, coordinarti dal magistrato, analizzando le
immagini registrate dalle telecamere di sicurezza attive nei due esercizi commerciali, sono riusciti a
fissare alcuni elementi indiziari. L’auto utilizzata,
gli abiti indossati, le armi impugnate e il modus operandi dei due giovani, hanno permesso di individuare gli autori delle due rapine. Entrambi adesso si trovano nel carcere di piazza Lanza di Catania. Al momento della cattura, in casa di Miano, oltre alla
pistole utilizzate per le rapine, è stato
ritrovato e sequestrato un chilo di marijuana.