Un malcostume in crescita, come rivela l’amministratore unico Giuseppe Norata che si dice «preoccupato» perché in molti preferiscono non partecipare, abbandonando l'immondizia in prossimità dei cassonetti. Mentre non decolla il porta a porta
Differenziata oltre il 17% ma cresce migrazione rifiuti Rap: «Quasi sei cittadini su 10 non fanno la raccolta»
Dal 4 dicembre il centro storico «dice addio» ai cassonetti ma i numeri nel resto della città non fanno presagire nulla di buono. Quasi sei cittadini su dieci, infatti, non rispettano la differenziata e si assiste sempre più al fenomeno della migrazione dei rifiuti. Un malcostume in crescita, come rivela l’amministratore unico di Rap Giuseppe Norata che si dice «preoccupato» perché in molti preferiscono non partecipare, abbandonando i sacchetti in prossimità dei cassonetti. Un trend che di certo non aiuta i numeri del porta a porta a Palermo, mai realmente decollato. Le ultime cifre consegnano un dato modesto a settembre, poco più del 16 per cento mentre per ottobre la cifra dovrebbe salire di uno-due punti, ma il condizionale è d’obbligo.
«Il dato continua a essere in crescita ma si nota in maniera marginale – rivela Norata – A settembre eravamo intorno al 16, a ottobre siamo vicini al 18 per cento. Ma questo dato non fotografa la realtà perché se è vero che nell’ultimo mese abbiamo raccolto quasi 700 tonnellate in più di differenziata, è aumentato di pari passo anche l’indifferenziato, segno che qualcosa non va». Per il numero uno di Rap, a impensierire sono soprattutto i cassonetti posizionati all’ingresso della città, spesso invasi dai rifiuti, segno che forse dai comuni limitrofi, dove è prevista la differenziata, approda altra immondizia: «Altrimenti non si giustificherebbe il fatto che l’indifferenziata continua ad aumentare». Intanto, però, anche la differenziata continua ad espandersi, quanto meno in nuove aree della città con l’ingresso, dal prossimo mese, nel centro storico.
Le vie interessate al sistema sono tutte quelle comprese nell’area delimitata da via Crispi, via Patti, via Cala, Foro Italico Umberto I, via Lincoln, via Roma, piazza Don Luigi Sturzo, via Bertolino Giuseppe Puglisi, piazza Nascè, via Isidoro Carini, via Pasquale Calvi, via Albanese, Piano dell’Ucciardone. «Da giorno 4 dicembre non si torna più indietro: mandiamo a casa i cassonetti che diventano spesso uno scempio per la collettività» afferma Norata che proprio stamane ha preso parte, assieme al sindaco Orlando e all’assessore Marino, a una iniziativa per cercare di diffondere il più possibile la cultura della differenziata e le informazioni esatte per il conferimento delle varie tipologie di rifiuti, con il coinvolgimento delle scuole e delle parrocchie, in prima e ottava circoscrizione. La manifestazione ha come filo conduttore l’«addio al cassonetto», previsto dal prossimo mese, quando prenderà il via la nuova modalità di raccolta: «Il centro storico è un quartiere molto difficile e partendo dai bambini abbiamo voluto dare un segnale di coinvolgimento della popolazione» insiste Norata.
Tanti sforzi che si scontrano, tuttavia, con i furbetti: «Si tratta di un fenomeno preoccupante – ammette l’amministratore unico – Dove abbiamo avviato la differenziata, e soprattutto nel porta a porta, quasi il 60 per cento della popolazione residente non partecipa alla raccolta e si assiste al fenomeno della migrazione da un quartiere a un altro». Tra i rimedi allo studio, la Rap pensa di implementare la comunicazione ma anche i controlli congiunti con i vigili e personale srr per sanzionare questi comportamenti. E per sgombrare il campo da alibi, Norata promette di azzerare ritardi nella raccolta, spesso dovuti a malfunzionamenti dei mezzi: «Abbiamo cercato di interloquire in maniera fattiva con i manutentori ma abbiamo bisogno di un parco mezzi efficiente perché nel porta a porta la raccolta non si deve fermare nemmeno per un giorno».
Tutti gli sforzi vanno nella direzione di ridurre il volume di indifferenziata conferita a Bellolampo, con la sesta vasca ormai satura e i lavori della settima fermi al palo. «Per le varianti alla sesta stiamo predisponendo i documenti di gara – annuncia – Il provvedimento autorizzativo è arrivato da poco, nel frattempo stiamo continuando ad abbancare nella parte sommitale». La capacità complessiva, compreso ampliamento volumetrico, potrà soddisfare una richiesta di circa 7-8 mesi in vita della discarica. I tempi? «Nel prossimo mese andrà a gara il bando e speriamo di far partire gli interventi tra metà gennaio massimo febbraio ed entro 30 giorni dovrebbe essere pronta». E per la settima? «Stiamo consegnando il progetto esecutivo, manca la caratterizzazione delle rocce e della terra da scavo. In seguito, provvederemo a consegnare in maniera definitiva il progetto esecutivo».