Anche le attrici palermitane prendono posizione contro la violenza di genere e dichiarano, attraverso un video uscito oggi in rete e divenuto subito virale, la loro partecipazione all’importante corteo femminista che sabato 24 novembre alle ore 16.30 partirà da piazza Verdi. Continua, infatti, anche a Palermo lo stato di agitazione permanente, in linea con il movimento globale femminista […]
Violenza di genere, il video delle attrici palermitane
Anche le attrici palermitane prendono posizione contro la violenza di genere e dichiarano, attraverso un video uscito oggi in rete e divenuto subito virale, la loro partecipazione all’importante corteo femminista che sabato 24 novembre alle ore 16.30 partirà da piazza Verdi. Continua, infatti, anche a Palermo lo stato di agitazione permanente, in linea con il movimento globale femminista Non una di meno che, a due anni di distanza dalla sua nascita, non accenna minimamente a fermarsi. Un movimento che riconosce la violenza maschile come strutturale, capace di ricollegare i nessi tra sfruttamento, sessismo e razzismo, e che punta a una liberazione di tutte le soggettività oppresse.
Anche le donne palermitane, ovviamente, scenderanno in piazza partecipando al corteo cittadino indetto dall’Assemblea contro la violenza maschile sulle donne (da anni impegnata in un percorso di lotta e sensibilizzazione) e a tale importante chiamata le attrici palermitane fra cui Emma Dante, Aurora Falcone, Simona Malato, Marzia Coniglio, Antonella Sampino, Chiara Muscato, Giuditta Perriera, Elena Pistillo, Alessia Spatoliatore, Chiara Italiano, Carla Cintolo, Valeria Sara Lo Bue, alcuni fra i nomi di maggior lustro del panorama attoriale palermitano, hanno con solerzia e determinazione risposto.
«Siamo la marea femminista che in Italia e nel mondo ha levato il suo grido globale contro l’avanzata machista, razzista e autoritaria. Sabato le donne palermitane inonderanno nuovamente le strade della città per lanciare un messaggio chiaro: non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza di genere in tutte le sue forme e in tutti i suoi luoghi. Riteniamo illegittimo pensare che la libertà di qualcuno si possa conquistare solo al prezzo dell’oppressione di qualcun altro. Non accettiamo la violenza come pratica ordinaria di riproduzione della società, e non accettiamo il razzismo praticato in nostro nome», afferma Claudia Borgia dell’Assemblea contro la violenza maschile sulle donne.
(Fonte: Assemblea Contro la Violenza Maschile sulle Donne)