Il post-Orlando è già arrivato? Ferrandelli e Forello ci provano «Le sue visioni sono incubi, la città ha bisogno di pacificazione»

C’è vita (politica) oltre Orlando? È la domanda delle domande che aleggia sull’incontro organizzato questa mattina al cinema Tiffany. “Il futuro della politica, il futuro di Palermo” è il titolo dell’evento voluto dagli auto designati post orlandiani, col tandem Ferrandelli-Forello che sembra voler gettare i primi semi di una possibile alleanza elettorale. C’erano quasi tutti gli ex candidati a sindaco delle scorse comunali: oltre al leader de I Coraggiosi e all’ex capogruppo pentastellato (critico da tempo con il M5s e l’alleanza con la Lega), che da più di un anno sono colleghi d’opposizione alla Commissione Bilancio e al Consiglio comunale, c’erano pure Antonio Piraino, Nadia Spallitta, Ciro Lomonte. Mancava, ovviamente, Ismaele La Vardera: l’inviato de Le Iene che aveva raggruppato attorno alla sua candidatura parte del centrodestra per poi svelare che stava girando in segreto un docufilm sulla campagna elettorale, uscirà nei prossimi giorni nelle sale cinematografiche con la sua opera.

Tra facce note (il presidente del collegio revisore dei conti) e meno note, il dibattito è stato moderato dal giornalista Felice Cavallaro. Come ha ricordato Fabrizio Ferrandelli, «già così rappresentiamo più del 50 per cento degli elettori, stando ai risultati delle elezioni comunali del 2017». E la scelta dei due «enfants terribles della politica palermitani», come li ha definiti Cavallaro, di porre già le basi di una possibile alleanza (a neanche un anno e mezzo dal voto che ha visto il plebiscito di Orlando) rinforza le voci che indicano come questa giunta potrebbe non compiere tutto il percorso previsto. 

«Prove tecniche di alleanza», come ha dichiarato sempre Ferrandelli, o «patto sociale tra forze sane per poterci rialzare», per dirla invece con Forello. Dopo un’introduzione di Antonio Piraino, a intervenire è stata Nadia Spallitta. L’avvocatessa ed ex candidata dei Verdi è partita dalla sua lontananza momentanea dalla politica attiva, per poi citare una lunga serie di dati statistici che, a suo dire, «restituiscono un quadro sconfortante». A partire dall’assenza di «sensibilità all’ambiente», che rende Palermo al 100esimo posto, su 104 capoluoghi di provincia italiani, per quel che riguarda le performance ambientali. «Non abbiamo piste ciclabili in città, non c’è un piano regolatore generale, la differenziata è ancora molto bassa, non c’è un piano della mobilità sostenibile mentre abbiamo approvato da poco il paes ma non l’abbiamo mai attuato».

A intervenire successivamente è stato l’architetto Ciro Lomonte, ex candidato con la lista indipendentista I siciliani liberi. «La città ha un pericolo latente enorme – ha detto – Se ci fosse un’alluvione o un terremoto qui morirebbero in tanti. Questa città è stata fatta male. Palermo è la capitale mondiale della friggitoria, altro che cultura. Con Manifesta abbiamo portato in città il peggio delle tendenze artistiche. Ma nonostante tutto i turisti vengono. Dobbiamo però finirla di parlare di turismo e cultura come il nostro petrolio. Stiamo trasformando il centro storico in Disneyland. Le visioni di Orlando sono incubi per Palermo».

Tra i più attesi c’era certamente Ugo Forello, pungolato da Cavallaro per il suo isolamento all’interno del M5s palermitano. «Difenderò sempre il diritto di critica e di dissenso, rimango e rimarrò comunque dentro il Movimento cinque stelle» ha detto l’ex capogruppo pentastellato in Consiglio. «Sono molto contento di essere con voi, durante la complessa campagna elettorale abbiamo cominciato un percorso. Quello che il M5s ha realizzato a livello nazionale (l’alleanza di governo con la Lega, sancita da un contratto … ndr) non è escluso che si possa attuale a livello locale. Noi siamo un modello differente da Orlando, nel senso che affrontiamo le questioni con un ragionamento collettivo». Forello si è poi limitato a una punzecchiatura verso Ferrandelli, che alle scorse elezioni aveva ottenuto un discusso sostegno da Forza Italia: «Scegliamoci meglio i compagni di viaggio».

Stilettata alla quale il leader de I Coraggiosi ha subito risposto: «Rispetto all’alleanza tra due forze politiche che se ne dicevano di tutte i colori fino a pochi mesi fa, io sono stato un boy scout». Per poi ribadire meglio il concetto. «Mettere insieme forze politiche diverse su comuni punti progettuali è quello che in fondo avevo provato a fare io un anno e mezzo fa. A chi ha contestato la scelta di non aver invitato Orlando per parlare del futuro di Palermo, faccio notare lui non potrà essere futuro: è il presente della città, è stato il passato. La città ora ha bisogno di pacificazione. Ognuno di noi ha errori da farsi perdonare ma si può trovare un orizzonte comune».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]