Il sindaco Angelo D'Agate ha firmato nel tardo pomeriggio di ieri otto ordinanze relative, oltre che a palazzi pubblici, anche ad abitazioni private. Gli immobili avrebbero subito ulteriori danni a seguito delle scosse successive al terremoto del 6 ottobre
Adrano, chiusi sette edifici pubblici e tre case Nuove interdizioni dopo visita protezione civile
Sono state firmate nel tardo pomeriggio di ieri otto ordinanze del sindaco di Adrano Angelo D’Agate, con cui viene disposta la chiusura di sette edifici pubblici e di tre abitazioni private, per i danni subiti a seguito del terremoto dello scorso 6 ottobre. Immobili che avrebbero subito ulteriori danni a seguito delle scosse registrate successivamente al sisma di magnitudo 4.6, avvenuto la notte di 24 giorni fa. Le strutture oggetto della chiusura sono la chiesa Madre, chiesa di San Francesco, quella della Madonna della Catena, chiesa di San Pietro, del complesso dello Spirito Santo, dei locali comunali di vico Cisterna e di alcune aule dell’istituto comprensivo Bascetta di via Roma e poi di tre edifici privati abitati.
«Ho firmato le ordinanze – ha detto a MeridioNews il primo cittadino adranita – con l’obiettivo di verificare un modo più approfondito le strutture pubbliche e private. Nessuno degli occupanti delle tre abitazioni private si trova in mezzo alla strada. Si lavora in stretta sinergia con la protezione civile». In particolare gli edifici interessati alla chiusura nelle settimane appena trascorse erano stati parzialmente interdetti. Successivamente con il sopralluogo – lo scorso giovedì – dei funzionari della protezione civile nazionale è stata decisa la chiusura: sarebbe stata verificata la presenza di danni ulteriori, che si aggiungevano a quelli precedenti.
Si tratta comunque di chiusure a scopo precauzionale. Nessuno degli occupanti delle tre abitazioni colpite dalle ordinanze sindacali, secondo quanto si apprende, è stato costretto a vivere fuori casa. Due dei tre immobili, infatti, presenterebbero delle criticità in alcune parti, in particolare nella zona dei balconi. Il terzo edificio avrebbe più criticità: soltanto una stanza della struttura abitativa non sarebbe stata interessata all’interdizione ed è lì che continuerebbero a vivere, a quanto sembra, gli inquilini. Le funzioni religiose del chiesa Madre di Adrano sono state trasferite nelle chiese di Gesù Maria e di Santa Chiara.