Non si placa l’azione di contrasto dei carabinieri del comando provinciale di Palermo tesa al dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei quartieri rionali della città. Questa volta ad entrare in azione i carabinieri della squadra motociclisti del nucleo radiomobile, che durante un servizio antidroga organizzato nel quartiere Ballarò, hanno fatto irruzione ed eseguito una […]
Ballarò, arrestati padre e figlio per spaccio di droga
Non si placa l’azione di contrasto dei carabinieri del comando provinciale di Palermo tesa al dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei quartieri rionali della città. Questa volta ad entrare in azione i carabinieri della squadra motociclisti del nucleo radiomobile, che durante un servizio antidroga organizzato nel quartiere Ballarò, hanno fatto irruzione ed eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di A.M., 44 anni, e A.M., 16 anni, rispettivamente padre e figlio.
Durante le delicate fasi operative, il sedicenne, con una mossa fulminea ha cercato di disfarsi di un sacchetto, lanciandolo dal balcone, particolare che non è sfuggito agli investigatori che nel frattempo avevano accerchiato l’immobile prossimo al quartiere di Ballarò. I carabinieri ben appostati si sono accorti di tutto e hanno subito recuperato il pacco, rinvenendo all’interno 215 grammi di cocaina solida, 57 grammi di crack, suddiviso in quattro involucri in cellophane e un bilancino di precisione, indispensabile per la pesatura delle singole dosi. Pertanto, per i due congiunti padre e figlio sono stati tratti in arresto, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Le competenti autorità giudiziaria che hanno coordinato le indagini hanno disposto, per il padre la misura cautelare in carcere, si sono pertanto aperte le porte del Pagliarelli, mentre per il figlio minore è stato associato presso il centro di prima accoglienza per minorenni Malaspina di Palermo.
Tutta la sostanza stupefacente recuperata nel corso dell’operazione antidroga dai carabinieri del nucleo radiomobile di Palermo, sarà sottoposta ad analisi di laboratorio a cura del L.A.S.S. carabinieri di Palermo, al fine di accertare l’esatta purezza della stessa. Complessivamente il valore della cosiddetta pietra grezza di cocaina, posta sul mercato clandestino dello spaccio al dettaglio avrebbe fruttato una somma superiore ai 50mila euro, mentre per il crack circa seimila euro.
(fonte: comando provinciale dei carabinieri)