Imu e Tari, in sei mesi il Comune incassa 76 milioni «Merito dell’intransigenza nei confronti degli evasori»

Soltanto con due tasse, Imu e Tari, il Comune di Palermo ha incassato in sei mesi 76 milioni di euro. Un aumento del 19 per cento rispetto al primo semestre del 2017, quando la cifra raccolta era di 64 milioni di euro. Numeri che fanno esultare la giunta Orlando. «Sono dati – afferma l’assessore al Bilancio Antonino Gentile – che segnalano non solo una inversione di tendenza della capacità del Comune di individuare, perseguire e convincere i morosi, ma soprattutto indicano un cambiamento di direzione nella attitudine dei cittadini. Quest’anno il Comune ha deciso di concedere un’ulteriore possibilità prima di notificare gli avvisi di accertamento per omesso pagamento della Tari per il 2017 e procedere al recupero coattivo delle somme, con aggravio di sanzioni ed interessi.

Si è, così, posta in essere, la cosiddetta operazione compliance, finalizzata a dialogare con i contribuenti e informare che attraverso il ravvedimento operoso è possibile risparmiare significativamente sulle sanzioni. A partire dal 21 maggio 2018, i morosi hanno ricevuto una lettera con cui si comunicava che il mancato versamento poteva essere regolarizzato con una riduzione delle sanzioni. Per coloro che non hanno pagato neanche con la notifica di cartella esattoriale scattano i pignoramenti». Sono stati così rateizzati gli avvisi notificati per omesse o infedeli dichiarazioni ovvero per omessi o parziali pagamenti di tributi per un importo complessivo di oltre tre milioni di euro. Importante poi anche il potenziamento dei servizi telematici, che ha comportato un deciso passo in avanti verso la sostituzione della carta con gli scambi online: sono 99.314 i cittadini già registrati sul portale dei servizi on line del Comune di Palermo, 732 i professionisti e 2486 le imprese.

Sono stati individuati migliaia di soggetti percettori di canoni di locazione, percettori di redditi da sostituti d’imposta e titolari di conti correnti e sono state consegnate a Riscossione Sicilia tre liste: una prima lista di 502 contribuenti proprietari di immobili locati percettori di elevati canoni di locazione e complessivamente debitori di 18 milioni 475 mila euro; una seconda lista di 4951 titolari di conti correnti complessivamente debitori di 50 milioni 588 mila euro; una terza lista di 5243 percettori di redditi da sostituti d’imposta complessivamente debitori di 9 milioni 124 mila euro.

Per il sindaco Leoluca Orlando «tutti questi dati confermano la netta inversione di tendenza sul fronte della riscossione, che sappiamo essere uno dei punti critici della contabilità comunale perché determina problemi di cassa e di bilancio. Il lavoro messo in campo negli ultimi mesi sta finalmente dando i suoi frutti e costituisce la risposta alla richiesta di maggiore efficacia nella riscossione e, allo stesso tempo, di assoluta intransigenza nei confronti degli evasori che non fanno altro che danneggiare la comunità e i servizi resi ai cittadini».


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