Avviata un'indagine per i gravi rischi per la salute e l'incolumità sia degli abitanti del terreno dati dai rifiuti e dalla mancanza di un impianto idrico e fognario. Il Comune chiede di anticipare i fondi previsti per il 2019 per la riqualificazione dell'area e per il ricollocamento dei circa cento Rom che popolavano il campo di viale del Fante
Discariche e abusivismo, sequestrato il campo Rom «Garantire subito un alloggio decoroso alle famiglie»
Il campo Rom della Favorita chiude i battenti. I sigilli all’area sono stati disposti dal Gip di Palermo che ha avviato un’indagine sul terreno tra viale del Fante e via Croce Rossa per la presenza al suo interno di discariche «con gravi rischi per la salute e l’incolumità sia degli abitanti, sia di quanti si trovano a transitare o vivere nelle immediate vicinanze e con gravi rischi di inquinamento sia dell’aria che dei terreni» e per «la mancata attivazione, da parte di funzionari pubblici comunali, di provvedimenti volti alla ricollocazione degli abitanti e, nelle more, alla rimozione delle condizioni di pericolo e insalubrità legate soprattutto all’assenza di impianto idrico-fognario e alla presenza di impianti elettrici abusivi e non a norma». Il comandante dei vigili urbani Gabriele Marchese è stato nominato custode dell’area.
Nel testo del provvedimento viene ricostruita la storia del campo a partire dai primi anni ’90, quando un gruppo di cittadini Rom della ex Jugoslavia fuggirono dal conflitto nella regione del Kosovo, stabilendosi a Palermo, allo Zen prima e appunto alla Favorita successivamente. «Questo provvedimento – affermano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cittadinanza sociale Giuseppe Mattina – è la conferma della necessità e urgenza di dare attuazione al progetto, che è già inserito e finanziato con il Pon Metro, per la definitiva dismissione del campo, attraverso la ricollocazione dei suoi attuali abitanti, circa cento, e l’intensificazione dei percorsi di integrazione. Quello del definitivo abbandono del campo è per altro un obiettivo che la stessa comunità Rom di Palermo si è dato, come confermato anche recentemente negli incontri avuti con l’amministrazione comunale».
Il progetto complessivo, inserito nel Pon Metro con uno stanziamento di circa 900 mila euro, prevede la presa in carico di quei nuclei familiari e quei singoli che decideranno di abbandonare il campo, partecipando a un «percorso di accompagnamento alla casa con progetto personalizzato, in relazione al numero di componenti del nucleo e ai soggetti interessati e alla complessità e gravità della situazione sociale». Il Comune ha chiesto, vista la situazione di potere accedere subito al finanziamento anziché aspettare il 2019. «Adesso la città non può più attendere neanche un minuto – dicono in una nota congiunta i consiglieri di Sinistra Comune – È obbligatorio avviare l’immediata dismissione del campo garantendo un alloggio decoroso alle venti famiglie che lo abitano da anni. La comunità Rom di Palermo è parte integrante della nostra comunità, avendo costruito negli anni processi di interazione grazie al lavoro costante delle istituzioni scolastiche e degli operatori sociali. È giusto chiedere di anticipare le risorse del Pon Metro per avviare tutte le procedure di fuoriuscita delle persone del campo e per la successiva riqualificazione di quella porzione del parco della Favorita, che dovrà essere restituita alla città senza, tuttavia, perdere la memoria della sua trentennale fruizione». Da qui la richiesta del gruppo consiliare di intestare quell’area, dopo la riqualificazione, a Fatima Del Castillo, maestra della scuola De Gasperi e animatrice sociale che molto ha lavorato con la comunità Rom.