La decisione del primo cittadino di multare i senza fissa dimora trovati a dormire per le strade del centro cittadino ha scatenato una ondata di critiche, che passano anche dalle prese in giro sui social network
«Bivaccare con Pogliese al Comune di Catania» Ironia e proteste contro l’ordinanza del sindaco
«Bivaccare con Pogliese al Comune di Catania». Appuntamento ogni lunedì a Palazzo degli elefanti, Eurospin sponsor ufficiale dell’iniziativa. L’ordinanza anti-bivacco del neosindaco Salvo Pogliese ha scatenato una ondata di critiche che passano anche dall’ironia sui social network. Così al sondaggio proposto sull’evento – che è chiaramente una presa in giro – si domanda: «Secondo voi, quante ore al giorno bisogna bivaccare?». Risposte possibili: «Tutto il tempo che schifo il lavoro», «Dalle tre alle dieci ore per un bivacco ristorativo ma non eccessivo», «Mai, sono uno stacanovista schifoso», «Trentasei, per un degrado totale». Con ventidue voti, al momento, vince la prima opzione. A proporre l’appuntamento ironico è la pagina Fluffy Catania lefty memes, la stessa che a febbraio aveva fatto saltare sulla sedia l’ex primo cittadino Enzo Bianco, sinceramente preoccupato che quell’evento dal titolo «Okkupy casa di Bianco» fosse realmente una minaccia di occupazione di casa sua da parte di una «sedicente organizzazione di estrema sinistra».
Al di là della risposta satirica alla presa di posizione del sindaco forzista Pogliese, però, c’è chi ha scelto la strada della serietà. E sempre sui social, quindi, è nato l’appello per ottenere la revoca dell’ordinanza 89 del 4 luglio e «l’avvio di azioni volte alla creazione di un dormitorio comunale, al rafforzamento dei servizi sociali, all’aumento dei bagni pubblici e a un controllo del territorio che tuteli i soggetti più vulnerabili e privi di risorse economiche». In altri termini, una risposta che non punti alla punizione dei senzatetto – di per sé di difficile attuazione – ma a un tentativo di rimozione delle cause del disagio sociale e abitativo della cinquantina di persone che, secondo le stime, vivono per strada nel capoluogo etneo. «Per questo invitiamo tutte e tutti a un’assemblea bivacco nella quale discutere della Catania aperta alle diversità che vogliamo, a differenza di quella chiusa che sembrano volerci imporre le istituzioni». L’appuntamento è per lunedì 9 luglio alle 20 in via Crociferi, angolo scalinata Alessi.