Il Catania ha il suo nuovo mister: si tratta dell'ex tecnico del Livorno, nell'orbita rossazzurra già da settimane. Ieri sera, invece, ufficializzata la risoluzione consensuale con Cristiano Lucarelli che potrebbe compiere il percorso inverso del neo-allenatore etneo
Catania, è ufficiale: Andrea Sottil è il nuovo allenatore Ieri accordo con Lucarelli per rescissione consensuale
L’attesa era nell’aria e l’ufficialità è giunta da qualche minuto. «Il Calcio Catania – esordisce il comunicato della società rossazzurra – ha affidato l’incarico di responsabile tecnico della prima squadra al signor Andrea Sottil, nato a Venaria Reale il 4 gennaio del 1974. Legato emotivamente al nostro club fin dall’indimenticabile stagione 2005-2006, vissuta da protagonista in campo e culminata con l’approdo in Serie A, Andrea Sottil ha sottoscritto un contratto di durata triennale». Il nuovo allenatore del Calcio Catania sarà presentato da Pietro Lo Monaco domani mattina a Torre del Grifo, alle 12, assieme all’intero staff tecnico della prima squadra.
Si chiude dunque oggi la querelle relativa all’allenatore che avrebbe dovuto sostituire Cristiano Lucarelli: Andrea Sottil, tecnico giovane ma già con una significativa esperienza alle spalle, sembra essere un profilo adatto a guidare l’operazione risalita, dato che proprio lo scorso anno ha portato il Livorno in B, spuntandola sul Siena in dirittura d’arrivo. Già a metà giugno c’era stato un primo contatto tra l’allenatore e Lo Monaco e, da subito, è stato chiaro come il direttore avesse messo il suo nome in cima alla lista dei candidati alla panchina. La durata del contratto appena firmato (tre anni, ndr) è anche indicativa di come la società di via Magenta stia puntando molto sull’ex difensore centrale del Catania, protagonista sul campo dell’ultima promozione in Serie A 12 anni or sono.
Il mister passato da Siracusa e Livorno prende dunque il posto di un Cristiano Lucarelli che si è congedato da Catania col groppo in gola. Gli occhi lucidi della sua ultima conferenza stampa al Massimino, così come il suo saluto alla città, apparso sul suo profilo Twitter, sono emblematici di quanto Lucarelli abbia sposato la causa rossazzurra, credendo fino alla fine nell’obiettivo poi sfumato: «Grazie di cuore a tutti,anche a chi ha avuto da subito pregiudizi su di me – puntualizza l’allenatore toscano – dispiace non avervi dato la B. Non l’ho mai fatto prima perché non sono un ruffiano, ma ora che si interrompe il rapporto sento di dirvi che vi ho voluto bene ed è stato un onore lottare al vostro fianco: forza Catania».
La traversa colpita da Lodi a una manciata di minuti dal triplice fischio finale prima dei rigori col Siena rappresenta, con tutta probabilità, la più classica delle sliding door che avrebbe potuto mutare la stagione del Catania. Il tempo, però, darà forse una immagine diversa dell’annata di Lucarelli in panchina. La delusione per il mancato salto in B è ancora freschissima, ma non vanno dimenticati i tanti aspetti positivi di un anno che ha visto il Catania tornare al vertice dopo un quadriennio di delusioni continue. Il record assoluto di dieci vittorie esterne rimarrà probabilmente imbattuto per molti anni: senza dimenticare i 70 punti conquistati nella stagione regolare, frutto di 21 vittorie in 36 incontri impreziositi anche dal miglior attacco della categoria (65 le reti messe a segno). Il nuovo assalto alla B, dunque, passa inequivocabilmente dalle fondamenta gettate lo scorso anno.